Tumbas. Tombe di poeti e pensatori, Cees Nooteboom

“La maggior parte dei morti tace. Non dice più niente.
Per i poeti non è così.
I poeti continuano a parlare. A volte si ripetono.
Succede ogni volta che qualcuno legge o recita una poesia per la seconda o per la centesima volta.
Parlano anche ai non nati…”

La recensione di Tumbas. Tombe di poeti e pensatori, Cees Nooteboom

Visitare tombe di persone che non conoscevamo? Ma siamo sicuri di non conoscerle davvero, quelle persone? I poeti ci parlano attraverso le loro poesie e allora è come se li conoscessimo veramente, tutti quanti, anche quelli che sono passati da più tempo, anche Virgilio, perché no?

Tumbas è una guida che ci accompagna in un viaggio alla ricerca dei poeti che più hanno toccato la vita di Cees Nooteboom (ma anche di molti di noi, ne sono certa): Wilde, Dante, Brecht, Montale, Neruda, Cortazar, Stevenson, Keats, Shelley… una lista piuttosto lunga, raccolta e organizzata da un personaggio che non conoscevo e che ha una conoscenza culturale piuttosto ampia. Passeggiando nei viali di questo cimitero immaginario incontriamo storie meno note, racconti di incontri reali e di amicizie, brani di poesie che ci fermano a meditare, passi sulla ghiaia che riecheggiano occasioni trasformate in poesia.

«Perché è questo che vogliamo: vogliamo essere notati dai morti, vogliamo che sappiano che ancora li leggiamo, perché continuano a parlarci. Mentre siamo lì in piedi davanti alle loro tombe siamo circondati dalle loro parole. La persona non c’è più, ma ci sono ancora le parole, i pensieri. Il minimo che si possa fare è ricambiare un pensiero».

Accompagnano la poesia dei racconti le mirabili foto di Simone Sassen, fotografa e compagna di vita di Nooteboom. (Poche le donne, poche le poetesse visitate. Su questo dovremmo fare un pensiero aggiuntivo.)

Père-Lachaise, Montparnasse, la Recoleta di Buenos Aires, San Michele di Venezia, Acattolico di Roma: cimiteri monumentali, camposanti di periferia, mausoleo privati, tombe solitarie in giardino.
In tutti i casi quello che ne risulta è una serie di interessanti considerazioni sulla vita, sulla morte, sulla poesia, che vive ancora e sopravvive a chi l’ha creata.

Confesso di aver commesso il peggiore dei peccati: non sono stato felice.
(J.L.Borges)

Proviamo a farlo noi: proviamo a ricordarci di esserlo, anche grazie a viaggi come questo, alla ricerca e alla scoperta di quelle fiamme eterne di bellezza e di genio che possono aiutarci.
Un libro mirabile, da custodire tra i più preziosi della nostra libreria. Da possedere e a cui tornare, ogni tanto, per ricordarci che la bellezza sta in ogni cosa, anche dove non penseremmo mai di trovarla.

Tumbas. Tombe di poeti e pensatori
Cees Nooteboom
Iperborea (collana Iperborea), 2015, pag. 375, € 20,00
ISBN-13: 978-8870914528

photo credits:https://galerijafotografija.si

Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here