La fine era davvero vicina. Se lo sentiva nelle ossa. Glielo diceva l’ansimante sferragliare del silo con i bulloni allentati e le giunture arrugginite, lo vedeva nel modo in cui ormai la gente camminava con la testa incassata nelle spalle, le proprie cose strette al petto. La fine era vicina, per tutti loro. Suo padre ne avrebbe riso, ovviamente. A Mission parve quasi di poterne sentire la voce mentre gli spiegava che la gente diceva le stesse cose quando lui e suo fratello non erano ancora nati, che era l’arroganza di ogni generazione a riportare sempre in auge quell’idea, perché tutti credevano che la propria epoca fosse speciale, che ogni cosa si sarebbe conclusa con loro. Suo padre sosteneva che era la speranza a far nascere quei pensieri sulla fine, non la paura. Le persone parlavano dell’arrivo della fine con sorrisi malcelati. Pregavano per non andarsene da soli. Speravano che nessuno mai potesse avere la fortuna di venire dopo e vivere felice in loro assenza.
La Trilogia del Silo è una serie di 9 romanzi di genere distopico-fantascienza, dello scrittore statunitense Hugh Howey, raccolti in tre libri: Wool, Shift e Dust.
Hugh Howey iniziò a scrivere Wool, il primo romanzo della serie, nel 2011 e lo pubblicò su Amazon. Ricevendo molto successo decise di continuare la storia pubblicando un totale di 9 libri, che sono stati poi raccolti in questa trilogia.
La recensione della trilogia del Silo, di Hugh Howey
Wool racconta di un futuro post apocalittico dove una comunità per sopravvivere si è rifugiata nel Silo, una città sotterranea formata da più di 100 piani.
Nel Silo gli uomini e le donne vivono rinchiusi in una società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Le regole sono necessarie alla sopravvivenza, controllano le materie prime, ma anche le nascite e i rapporti extracognugali.
Come ogni socieà è fondata su una gerarchia, rappresentata dal piano in cui si vive.
Un giorno però lo sceriffo Holston rompe inaspettatamente il più grande di tutti tabù: chiede di andare fuori dal Silo, incontro alla morte certa.
La sua decisione scatena una serie di terribili eventi.
Viene nominata Juliette a sostituirlo: finora è stata un tecnico meccanico, lei di politica non ne sa niente. E imparerà presto quanto quello che si è venuto a creare nel Silo sia sbagliato…
In Wool, primo libro della trilogia impariamo a conoscere la società del Silo, e i suoi abitanti, mentre nel secondo libro, Shift, si torna indietro nel tempo, in un prequel che ci fa vedere come era la società prima del Silo e cosa ci ha portato a dove siamo ora. Infine, se in Wool abbiamo conosciuto il mondo del Silo, in Dust, ultimo libro della trilogia, assistiamo al suo declino.
Il booktrailer di Wool:
La mia opinione sulla trilogia del Silo di Hugh Howey
Io non soffro di claustrofobia, eppure ho dovuto “prendere aria” tra un libro e l’altro, perchè la lettura di Wool mi ha catapultato nel Silo, insieme ai protagonisti, in questo modo post-apocalittico in cui non si vede la luce del sole.
Il ritmo della trilogia risulta scorrevole e deciso, coinvolgente.
Forse in alcuni punti è troppo prolisso nelle descrizioni, rischiando quasi di annoiare il lettore, ma subito dopo ci regala colpi di scena che ci spronano a non abbandonare la lettura.
Nonostante quindi qualche punto un po’ noioso, devo dire che nel complesso è una trilogia che mi è piaciuto molto.
Dal libro al film: acquistati i diritti cinematografici di wool
La 20th Century Fox, insieme alla Scott Free dei fratelli Ridley e Tony Scott, ha ottenuto i diritti del romanzo di Hugh Howey.
Non è un caso isolato: quando i libri fanno molto parlare di sè, è inevitabile trovare la trasposizione cinematografica. Non ci credi? Guarda il nostro lungo elenco di film di zebuk!
Wool. Trilogia del Silo
Hugh Howey
Fabbri Editore, 2013, 552 pag., € 14.90
Shift. Trilogia del Silo
Hugh Howey
Fabbri Editore, 2014, 622 pag., € 14.90
Dust. Trilogia del Silo
Hugh Howey
Fabbri Editore, 2014, 456 pag., € 14.90