Oggi chiacchieriamo con Emanuela Valentini autrice di Le segnatrici uscito per Piemme Editore il 7 luglio.
Le segnatrici è il tuo primo romanzo thriller ed è una storia che cattura il lettore fin dalla prima pagina. Come è nata l’idea e soprattutto, per chi ancora non l’avesse letto, chi sono le segnatrici?
L’idea è nata come nascono tutte le idee: dal nulla. Sei lì che fai tutt’altro e a un certo punto hai una scena in testa. Nel caso specifico mi è apparso in testa l’incipit con il dialogo sulle persone uccise dal bambino di 8 anni e sono partita da quello.
Le Segnatrici sono le guaritrici delle montagne.
Il tuo romanzo ha una protagonista indomabile, volitiva e molto testarda. Però riesce dove tutti hanno fallito prima. Come descriveresti Sara?
Sara è una di noi. Non se ne rende conto, ma ha bisogno di un riscatto, di sentirsi viva, di fare qualcosa che cambierà per sempre la sua percezione della vita. Scaramantica anche se non lo ammetterà mai, coltiva il coraggio per vincere le proprie paure, le proprie fragilità. E ci riesce.
Il bosco, il piccolo paese di montagna sono due protagonisti del libro. Io ho passato tutte le mie estati in un paesino di montagna e tu riesci a ricreare perfettamente la vita e l’atmosfera di quei posti. Ti sei ispirata ad un luogo in particolare?
Ho trascorso le estati della mia infanzia tra le Alpi e l’Appennino, sono montanara. Conosco la montagna e il bosco. Sono burbera e schiva come gli animali che lo abitano.
Nel tuo romanzo la memoria è una delle chiavi di volta di tutta la storia. Quanto sono importanti la memoria e le tradizioni?
Fondamentali se si desidera creare qualcosa di nuovo: da qualche parte bisogna pur partire e senza la tradizione, senza la memoria, non si va da nessuna parte.
La segnatura è ancora usata o ormai fa parte di un qualcosa che si racconta e basta?
La Segnatura esiste ancora. Esisterà sempre.
Tre titoli che ti hanno formata, i libri che consigli agli amici.
La Storia Infinita, Il ritratto di Dorian Gray, Il sentiero dei nidi di ragno.
Ultima domanda: quali libri hai al momento in lettura o in attesa sul comodino?
Sto leggendo: Chi sono, Il corpo accusa il colpo, The last girl 2, I bastardi di Pizzofalcone e qualche saggio sul mare e i suoi miti.
Quelli in attesa sul comodino sono troppi. Decine, ma che dico: centinaia!
Grazie per l’accoglienza!
Grazie mille a te, Emanuela, per la disponibilità e la gentilezza. A presto!