L’isoletta di Goreé sembra adagiata sulle acque dell’oceano Atlantico come un ultimo scalo prima di approdare in Africa. Di fronte, sulla costa, c’è Dakar, la capitale del Senegal. Oggi, su quest’isola fiorita dalle case colorate e le buganvillee odorose, i turisti si godono il sole e il mare azzurro. Amano il fascino del luogo.
Dietro questa facciata da cartolina, tuttavia, si nasconde un’altra Goreé, la Goreè che un tempo era la porta dell’inferno. Milioni di uomini, donne e bambini venduti come oggetti sono partiti da qui per le Americhe.
La recensione di La porta sul mare di Joseph N’Diaye
L’isola di Goreé, di fronte alla costa del Senegal, è l’isola da cui partivano le navi negriere.
Sull’isola si svolgeva l’asta degli schiavi e la conseguente vendita.
Quindi Goreé diveniva per tutti gli africani, uomini, donne e bambini, rapiti dai loro villaggi, l’ultimo brandello di Africa prima di una navigazione di mesi fatta di malattia, fame, infezioni e dove solo i più fortunati e forti riuscivano a sopravvivere.
Il racconto della tratta degli schiavi è intervallato dalla vicenda, puramente narrativa, di Ndioba, una bambina sottratta al suo villaggio e diventata schiava in un piantagione in America.
La mia opinione su La porta sul mare di Joseph N’Diaye
La porta sul mare. La schiavitù spiegata ai nostri figli è un saggio con parti narrative che racconta la piaga dello schiavismo, durata più di tre secoli, e le vendite e deportazioni di esseri umani per lavorare nelle piantagioni americane e delle Antille.
Joseph N’Diaye è stato conservatore della Casa degli Schiavi sull’isola di Goreé e nel 2014 l’Unesco gli ha conferito la medaglia Haiti come riconoscimento per il suo contributo.
Il libro è molto interessante, narrato con uno stile semplice ma efficace.
Narra lo schiavismo e i suoi orrori e le lotte necessarie per ottenere che non fosse più possibile vendere un altro essere umano.
Il libro è perfetto ad esempio per affrontare l’argomento a scuola già a partire dalle medie e per parlare di come fosse accettabile l’idea che un essere umano potesse decidere di commerciare suoi simili senza il minimo rimorso. Il tutto in nome dell’economia e della produttività.
Buona lettura.
La porta sul mare
Joseph N’Diaye
Marotta&Cafiero, 2019, p. 112, €. 13,00