Negli occhi dello sciamano, Hernan Huarache Mamani

“Come pretendi di conoscere il linguaggio dei cieli se non conosci il linguaggio della terra? Prima impara gli insegnamenti della terra sulla quale poggiano i tuoi piedi e poi ti insegnerò i nomi delle costellazioni e i messaggi del Cosmo. Solo i pazzi e gli stolti vogliono imparare prima quello che è lontano, senza conoscere ciò che è vicino.”
(Tomàs Laura, astronomo andino)

Pachamama te habla (Pachamama ti parla), il titolo originale di questo libro, è la voce dell’America indigena millenaria, di chi rispetta e ama la natura. Gli Indios furono i creatori di una grande cultura che difendeva la vita e andava alla ricerca dell’equilibrio ecologico dell’ambiente. (…) Questo libro è rivolto a tutti: a quelli che già difendono la vita in ogni sua forma e a quelli che vogliono incominciare a farlo.

La recensione di Negli occhi dello sciamano, Hernan Huarache Mamani

Ho chiesto il permesso alla Pachamama e agli Apukuna, i guardiani della medicina, per poter procedere nella preparazione della tua cura” mi disse allora, mentre manipolava le erbe, dividendole in gruppi diversi: alcune le mise a macerare, altre le macinò e altre ancora le mise a bollire. Dopo che ebbe terminato con i vari procedimenti, rovesciò le erbe trattate in una vasca di acqua tiepida, dove fui adagiato.

Hernán Mamani ha una storia da raccontare. Una storia intensa e coinvolgente, che parla di risveglio, di rinascita e di conquista di una nuova vita.
È un uomo che, nato in un piccolo villaggio andino, ha ceduto alle lusinghe della civiltà occidentale. Ma dopo anni trascorsi a Lima e aver realizzato in parte i suoi sogni di ragazzo, il suo corpo si ribella. Fiaccato da una grave malattia, decide di fare ritorno al suo paese, tra quegli indios che sono la sua gente.
Ed è qui che, grazie alle sapienti cure del padre, recupera la salute. Ma la sua ripresa non è solo fisica. Perché grazie a una conoscenza antica che credeva perduta, eredità delle antiche tradizioni sciamaniche, riscopre il potere dei sogni, l’importanza di saper ascoltare il proprio cuore più che la mente e il rispetto per la natura.
D’ora in avanti questo sarà il suo credo. E ora che, grazie anche all’incontro con un maestro spirituale andino, ha ritrovato la strada smarrita un tempo, lo attende un compito preciso: diffondere il messaggio che ha fatto proprio, e fornire agli uomini gli strumenti per stringere un nuovo patto con la “Pachamama”, la Madre Terra.Perché solo traendo da essa la forza, il cuore dell’uomo tornerà puro e riscoprirà la vera felicità, contribuendo allo stesso tempo a rendere questo mondo migliore.

La mia opinione su Negli occhi dello sciamano, Hernan Huarache Mamani

“Se vuoi che sia il cuore a condurti, devi essere un uomo di cuore. Così sbaglierai poche volte”, mi disse sorridendo. (…) Tu non ti conosci, per questo non ti ami, anzi ti disprezzi, rinneghi te stesso per poi rinnegare gli altri. Finché non ti amerai non riuscirai ad amare nessun altro.”

Più che coinvolgente, Negli occhi dello sciamano di Hernan Huarache Mamani lo definirei molto intenso.
Un po’ sopra le righe per chi è scettico verso certe sensazioni, certi temi spirituali, che considera più vecchie credenze che altro.
Molti spunti di riflessione e tante verità che dovremmo fissare meglio nella nostra mente e fra i nostri obiettivi.

La chiami vita quella che hai trascorso finora? Lavorando come un disperato, leggendo e mangiando senza tranquillità, sempre correndo di qua e di là, senza pensare a te stesso, senza conoscerti, senza sapere chi sei, cosa stai facendo e in quale direzione stai andando? La tua esistenza fino a oggi è stata vuota. Non sei stato ciò che dovevi essere, ma quello che altri volevano che tu fossi.

Come non dargli ragione? Agli sgoccioli di dicembre, con un bilancio annuale da fare, non mi sento proprio di dargli torto: spesso ci succede di fare più quello che gli altri si aspettano da noi che quello che noi vorremmo da noi stessi, o che sentiamo in fondo all’anima di dover essere.
Spesso ci facciamo trasportare da una corrente che non è nelle nostre corde ma in quelle “della cultura occidentale”, come suggerirebbe il padre di Mamani, che lo accoglie, lo cura e lo istruisce al suo ritorno dalla grande città.
Ogni pagina di questo libro, di questa autobiografia, ci mette di fronte alle nostre responsabilità, ci chiede il conto delle nostre azioni.

Ho trovato qualche difficoltà, all’inizio, nella lettura, per una certa lentezza che mantiene Mamani nel raccontare. Ora però ne ho capito il senso e il significato, e sarà più semplice approfondire il resto, non appena ne ricomincerò la lettura, sicuramente nei primi giorni di gennaio, giusto il tempo di far sedimentare quello che mi ha già trasmesso.

Se avete bisogno di iniziare un percorso di conoscenza di voi stessi, se volete imparare di più da Pachamama, dalla nostra Madre Terra, se avete fame di spiritualità, questo libro può fare per voi. Provate a leggerlo e ascoltate quello che ha da dirvi.

Negli occhi dello sciamano
Hernan Huarache Mamani
Piemme, 2021, pag. 287, € 9,90
ISBN: 978-8868366223

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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