Sono le quattro di mattina. Fuori inizia a fare fresco, soprattutto a quest’ora, noi bambini abbiamo da poco ricominciato la scuola e le vie del paese si sono svuotate; i turisti sono tornati a casa ormai da qualche settimana. Anche la natura inizia ad avere un aspetto diverso, in questo periodo dell’anno cambiano i colori di tutte le cose: siamo in Romagna ed è la fine di una caldissima estate della fine degli anni settanta.
La storia di una famiglia che è anche una dinastia del folk italiano.
L’avventura di Raoul Casadei raccontata dal figlio Mirko, il suo erede, sempre on the road per portare il pop-folk tra la gente.
La recensione di Il figlio del re di Mirko Casadei e Zibba
Leggere “Il figlio del re” da Romagnola, in Romagna mi ha emozionato ma mi ha anche fatto tornare alla mente tanti ricordi.
In questo libro infatti, Mirko Casadei ci presenta suo padre sotto un punto di vista privilegiato: quello degli occhi di un figlio.
Mirko, con l’aiuto di Zibba, produttore e coautore delle nuove canzoni di Mirko, ci racconta di suo padre, tra musica, avventure e, diciamolo, idee geniale per i tempi che hanno reso Raoul il re indiscusso della musica chiamata poi liscio.
Lo fa mescolando fatti pubblici ad aneddoti privati, ricordi, luoghi ripescandoli dalla memoria.
Mio padre era un mare, un luogo speciale nel quale convergevano una serie di fiumi; profondo e immenso, inesplorabile, pieno di vita.
Un libro che non potevo perdere ma che merita di essere letto anche dai non propriamente estimatori del genere perchè appunto in questo libro troviamo la storia di una terra, la Romagna, gli odori, i colori e il caldo dell’estate.
Non solo: troviamo la storia di un genere musicale che non esisteva e che invece i Casadei hanno saputo inventare: il liscio.
Buona lettura!
Il figlio del re.
Storia e storie di Raoul Casadei
Mirko Casadei, Zibba
Bompiani, 2022, 204 pag., € 17.00