Mia madre viveva sola oramai da anni, ma non si era mai lasciata andare. Riusciva a trovare ogni giorno una dignità fiera e ostinata nei gesti che ripeteva all’infinito: alzarsi, rifare il letto, vestirsi bene, uscire a fare un po’ di spesa e qualche commissione, fermarsi a prendere un caffè e fare poche chiacchiere con i vicini di una vita, riuscendo a sopportarne le lagne quotidiane, i complimenti disinteressati, le cattiverie nei pettegolezzi del giorno. Davvero, non mi spiegavo come facesse a trovare la forza di andare avanti sorridendo, in quel piccolo mondo, che a me stava ormai così stretto.
La recensione di L’estate sospesa, Marco Pulejo
Nicolò Regina studente di medicina a Pisa torna al paese della sua infanzia per le vacanze estive, ad accoglierlo l’atmosfera consueta, la calura estiva e le abitudini familiari non proprio tipiche.
Il giovane infatti durante i suoi rientri vive di giorno con la madre donna piena di dignità e di notte con il padre uomo che ha alle spalle una vita tormentata fatta di fallimenti.
A sconvolgere i suoi progetti estivi ci pensa un biglietto di un amico d’infanzia attualmente detenuto nel carcere di Taranto per omicidio.
Nicolò si reca dall’amico, che sostiene di essere innocente e di essere in carcere per aver accettato un patto con un organizzazione malavitosa, in cambio della sua accettazione dell’accusa di omicidio riceverà del denaro alla scarcerazione, ma ora è malato e vorrebbe uscire con l’aiuto dell’amico.
Nicolò si trova di fronte a dei dubbi su cosa sia lecito e cosa non lo sia, sui valori dell’amicizia e della vita e si trova ad affrontare i suoi fantasmi.
Chi aveva stabilito che Nicolò Regina doveva sempre caricarsi sulle spalle tutto il peso delle sofferenze altrui? Come avrei potuto perseguire i miei obbiettivi, come sarei riuscito a far entrare nel mio mondo tutta la bellezza, la cultura, la nobiltà d’animo di cui sentivo il bisogno con un simile fardello?
La mia opinione su L’estate sospesa, Marco Pulejo
L’estate sospesa di Marco Pulejo è un romanzo che ci mette di fronte ai mille dubbi del protagonista. E’ giusto farsi coinvolgere da una persona che non si vede da anni solo perché malato ed ha bisogno d’aiuto? E’ poi così assurdo, come ha fatto l’amico, rinunciare alla propria vita tranquilla per un certo numero di anni in cambio di un sacco di denaro?
E poi cosa vuol dire essere tranquilli, realizzati, sicuri del proprio futuro?
Nicolò da una situazioni di apparente equilibrio si trova proiettato in una realtà completamente diversa dalla sua, fa i conti con le sue convinzioni e scopre di essere forse diverso da come si immaginava.
Mi sono piaciuti molto per motivi diversi i personaggi del padre e della madre di Nicolò, la madre così dignitosa e il padre apparentemente un personaggio negativo, ma che alla fine si rivela nella sua profondità.
Un libro coinvolgente, ma anche duro.
L’autore, Marco Pulejo
Marco Pulejo è nato a Carrara e si è laureato in ingegneria meccanica a Pisa, dove vive con la moglie e la figlia. Viaggia tra India e Cina per sviluppare motori per una grande azienda di Pontedera. È appassionato di letteratura contemporanea con una predilezione per il racconto di formazione. Ha pubblicato Il baseball in viale Calabria per LuoghInteriori nel 2021. L’estate sospesa è stato segnalato nella XXXIV edizione del Premio Italo Calvino.
L’estate sospesa
Marco Pulejo
IoScrittore, 2023, p. 223, €. 15,00