“Lookit: snow”, said Alice, pointing out the large windows over the kitchen counter. Snow indeed. “And lookit: rain.” Across the room and above the sink, the other windows were spattered with raindrops.
“Well, well,” said the nun. “Fancy, you’re right.” She folded her arm across her apron bib for a moment in stillness, not like her. “Isn’t it grand.”
In the dawn storm the big kitchen of the retreats house seemed lit with purple. Alice was a twelve-year-old shadow, dark and observant, of ancient Sister Vincent de Paul, who in her black veil and habit white apron looked like a witch in bandages. Slotted spoons and ladles and strainers hung from a central ring, a kind of chandelier of utensils. Flour from the day’s bread-baking efforts drifted in the air between the windows, an inside weather of white dust. The room smelled of oil faintly scorching.
Ecco, già l’inizio di questo libro mi ha coinvolta: una come me (che la passione per le storie raccontate in cucina ce l’ha e l’ha dimostrato in più di un’occasione) che si mette a leggere un libro in lingua originale e traduce già nelle prime righe la parola “kitchen”… be’, quale soddisfazione maggiore? 😉
Di lì in poi il libro me lo sono mangiato (ebbene sì: sono ancora capace di leggere in inglese senza consultare il vocabolario ogni tre parole!). E ho scoperto la storia di una ragazzina con problemi di udito ma con tanta forza, tanto coraggio, tanta determinazione e una storia difficile alle spalle. E ho scoperto anche la storia di un’altra ragazzina, con caratteristiche nettamente diverse. Due ragazzine che però sono sorelle gemelle, divise dopo la nascita. Cosa accomuna queste due adolescenti? Cosa le rende vicine? E cosa ha portato le loro strade così lontane tra loro?
Con sensibilità e grande intelligenza Maguire ha scritto una bellissima storia, che parla di amicizia, di famiglia, di un’incredibile avventura alla ricerca delle proprie origini e dell’affetto di chi dovrebbe starci sempre vicino.
MISSING SISTERS
Gregory Maguire
O’Brien Press Ltd, 160 pag.