Il giorno prima della felicità, Erri De Luca

E’ bella di notte la città. C’è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si conosce, tra quelli che campano di notte. Le persone perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l’assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede di conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. E’ una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.

La trama

Lo Smilzo è un ragazzino orfano che vive in uno stanzino di un grande palazzo nella Napoli anni Cinquanta. Don Gaetano, portiere del palazzo e tuttofare, lo prende a cuore e gli insegna la vita, in tutti i suoi aspetti: don Gaetano sa leggere nel pensiero della gente ma non se ne vanta. E gli racconta di quando Napoli si ribellò alla guerra e all’occupazione straniera, di come la vita sia fatta di sfide, di sangue, di onore. E gli regala la lama che un giorno lo salverà, da trattare con rispetto e con timore…

Le impressioni

Nuovo esperimento di lettura comune su Zebuk (l’altro lo potete leggere qui). Questa volta sono silbietta e polepole a provare la lettura ed il confronto di pensieri…

* Napoli anni Cinquanta. Lo Smilzo e Don Gaetano. Personaggi che ti girano intorno tra i mulinelli del vento, frasi e scorci di una Napoli di guerra, soldati americani e pasta e patate. Partite a scopa e lezioni di vita. Ma anche la prima volta con una donna. Descritta in un modo che non mi sarei aspettata. Ma è bella così.

Erri De Luca è una scoperta ogni volta. Lo leggo e mi ritrovo lì con lui, ovunque lui sia, di qualsiasi cosa stia scrivendo. Ha un dono, quello di arrivare dritto al cuore e di sapere sempre come dire le cose, con semplicità.  Ma anche con una profondità ed un’intensità incredibili (polepole)

*Napoli si era consumata di lacrime di guerra, si sfogava con gli americani, faceva carnevale tutti i giorni. L’ho capita allora la città: monarchica e anarchica. Voleva un re però nessun governo. Era una città spagnola. In Spagna c’è sempre stata la monarchia ma pure il più forte movimento anarchico. Napoli è spagnola, sta in Italia per sbaglio.

Il giorno prima della felicità è un piccolo spaccato di vita quotidiana, narrato con delicatezza, poesia, amore. Scritto in modo semplice e immediato. E sono rimasta incantata dalle scene descritte in modo così “visivo” che sembrava di essere dentro la storia e poterla toccare, assaporare, annusare. L’ho letto come si fa con i diari segreti che scrivevo da bambina. Con nostalgia e con immenso affetto. (silbietta).

Erri De Luca presenta il suo libro:

 

Il giorno prima della felicità
Erri De Luca
Feltrinelli (collana I narratori), 2009, p.133 pagine, €. 13,00
ISBN: 978-8807017735

Dove acquistarlo: Feltrinelli

Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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