La mia storia si svolse in giorni ormai lontani, in una terra chiamata Britannia. Il mio vescovo Sansum, che Dio l’abbia in gloria più di ogni altro santo di ieri e di oggi, pensa che questi ricordi dovrebbero brciare all’inferno, come ogni altra opera dei pagani, perché sono la storia della tenebra venuta a spegenere la luce di nostro Signore Gesù Cristo.
Incuriosita dalla storia di Excalibur che conoscevo da piccola, ho affrontato la lettura del primo libro della serie alla ricerca del Graal .
Siamo nell’anno del Signore 480, quando la Bretania ha conquistato l’indipendenza . Alla morte del grande Re Uther, ha lasciato come erede un bimbo di pochi mesi, Mordred, un bimbo storpio nato in inverno. Solo il guerriero Artù, potrà proteggerlo dal male con la magica spada e opporsi all’attacco dei Sassoni.
Spezza magica spada, l’età del gelo!
Un regno che Artù conosce molto bene perché ha combattuto per anni per la pace e per unificare la Britania. Derfel è un bravo ragazzo che sogna di diventare un valoroso guerriero, che era stato salvato da Mago Merlino e vive con Morgana e Nimue. Il sogno di Derfel di diventare guerriero si avvera quando gli abitanti dell’isola sono costretti a fuggire. Ma Artù rifiuta un matrimonio combinato per la bella Ginevra. Il grande guerriero cede all’amore, si rivela un uomo come tutti gli altri con le sue debolezze. Ginevra invece è una donna forte che non vuole sottostare a nessun uomo, a volte mi sembra molto infida. La guerra è inevitabile. Il regno cade ma Derfel ritrova Merlino e riescono a tornare in patria, insieme a Lancilotto che viene accolto da Artù. Con Il re d’inverno inizia la saga del Medioevo celtico, periodo storico che ho sempre apprezzato molto. Una storia vista con una chiave diversa, dove i ruoli sono diversi da quelli che conosciamo, ma molto avvincente.
Excalibur Il re d’inverno
Bernard Cornwell
Mondadori, 1998, p. 403
Letto tanti anni fà, molto bello e affascinante 😀