“E’ nata e per un attimo ho avuto l’impressione di avere partorito me stessa. Di cominciare a vivere sul serio. Ho sentito che è arrivato il momento di liberarmi da questo eterno disagio nei confronti della vita, dal bisogno di stare in un posto che non trovo, in un mondo che non esiste.”
Laura scopre di essere incinta, una gravidanza non cercata che comporta per lei come per milioni di donne al mondo vari problemi che la gravidanza e la maternità portano.
Per prima cosa deve affrontare il mondo esterno, ossia comunicarlo al datore di lavoro, alla mamma e a tutte le sue amiche in carriera. Deve inoltre accettare questo nuovo ruolo che sta per ricoprire e fare delle scelte.
Dopo l’arrivo della piccola, la situazione non migliora, si sente sempre una mamma inadeguata. Ama sua figlia, ma a bisogno anche di stare sola con se stessa e si sente in colpa al solo pensarlo.
Una mamma come tante, credo che ognuna di noi abbia provato questi sentimenti contrastanti almeno una volta nella vita, anche se non sempre si riesce ad ammetterlo.
E’ un romanzo autobiografico, scritto molto bene perché solo una mamma che ha vissuto certe situazioni può raccontarle in modo così reale, davvero molto scorrevole.
Il diventare mamma viene raccontato da Lidia come una scelta criticata da molti, perché si decide di abbandonare la carriera per crescere un figlio, di godersi questo figlio ogni attimo.
Attraverso Laura vengono affrontati i problemi di ogni neo mamma, ossia le difficoltà organizzative che un neonato comporta, le difficoltà lavorative e la mancanza di luoghi per bambini nelle città.
Una lettura perfetta da portare in spiaggia, sia per le neo mamme, sia per chi mamma lo è già da tempo come me e perché no anche per i neo papà.
Mamma senza paracadute
Lidia Castellani
Tea, anno 2009, p. 193 , € 8,60