Day 5: La cena di Natale, incontro con Luca Bianchini

Ore 18.30 alla Libreria IBS in via de’ Cerretani incontro con Luca Bianchini.
L’autore presenta il suo ultimo libro “La cena di Natale”.

Grazie ad una serie di concomitanze favorevoli, sono riuscita ad organizzarmi e a partecipare a questo evento.  Dico subito che più che un incontro con “l’autore” è stato un ritrovarsi con un amico!

Con Luca non si sa mai come andrà una presentazione. E’ sempre una sorpresa!

La cena di Natale di «Io che amo solo te» è l’ultimo libro di Luca Bianchini, uscito a pochi mesi di distanza dal grande successo di “Io che amo solo te”. Appena arrivato, senza microfono, Luca ci ha catapultati nel romanzo, leggendo l’incipit.

La neve era arrivata senza avvisare nessuno. Era scesa nella notte, furtiva e lenta, adagiandosi sui tetti, nei vicoli, sopra gli scogli lontani dalla riva. Polignano si era svegliata sotto un velo bianco da sposa, che la rendeva magica, poetica e soprattutto scivolosa.

Subito ha cominciato a raccontare aneddoti sulla storia: prima di tutto, la scoperta del Bimby, macchina infernale di cui non conosceva l’esistenza, ma della quale, invece, ha scoperto “un mondo” grazie al suo blog su Vanity Fair.

A chi gli chiedeva se il libro fosse una sorta di sequel, ha risposto subito dicendo che sì, i personaggi sono gli stessi, ma questa è una storia a sé, che si può leggere anche senza aver letto “Io che amo solo te”.

Con un punta di orgoglio ci ha confermato le voci circa la realizzazione del film tratto da “Io che amo solo te”. Marco Ponti, regista suo caro amico, porterà Ninella e don Mimì sul grande schermo. Ci ha confessato che c’era la possibilità di un contratto con una casa di produzione inglese, ma che alla fine ha optato per il suo amico Ponti e per una casa di produzione italiana, la Lucisano.
Vuole evitare che i personaggi, ai limiti delle stereotipo, possano diventare delle macchiette in produzioni straniere.

Ci ha raccontato poi, dello studio approfondito ed attento che fa per scegliere con cura i nomi e le caratterizzazioni di tutti i personaggi dei suoi libri. Non solo dei protagonisti, ma soprattutto dei cosiddetti “personaggi secondari”, che spesso diventano fondamentali per lo svolgersi della storia. Come non ricordare per esempio “Pascal”, il truccatore di Chiara o l’Innominato, l’amante di Orlando, il fratello dello sposo.
Orlando, per esempio, omaggio all’Orlando furioso” (così come l’Innominato è un omaggio ai Promessi Sposi) è un nome scelto con molta attenzione ed un nome che non esiste a Polignano a Mare per evitare riferimenti a persone reali. Ma questo è l’unico caso, perché di riferimenti, invece, il libro è pieno: “Lucia Coiffeur”, ad esempio, o la gioielleria dove Don Mimì acquista l’anello per Matilde esistono davvero a Polignano.

Ci ha divertito raccontandoci “dell’ascensore” che in alcune case a Polignano è visto come un mezzo tecnologico avanzatissimo, così come quello che c’è a casa di Don Mimì, il “Petruzzelli di Polignano”.

A fine pomeriggio, quando la libreria stava quasi per chiudere Luca era ancora lì seduto con noi a raccontarci aneddoti e storie divertenti e a firmare copie dei libri con cura maniacale”.

A tutti ha scritto una cosa diversa, sempre con vero e sincero affetto.

Ogni volta che mi capita di partecipare alle presentazioni dei suoi libri, mi sembra sempre di incontrare un amico che non vedo da tempo. Lui è così…allegro, disponibile e gentile. Non se la tira, come direbbero in molti, ed è rimasto un ragazzo semplice, che ha avuto la fortuna di avere successo.

Io non ho ancora letto tutto “La cena di Natale”. L’ho iniziato ieri, in autobus, mentre andavo in libreria.

La neve era arrivata….” e io mi sono subito sentita trasportata a Polignano. Pronta ad incontrare Chiara e Damiano e tutti i loro parenti.

 

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Un ranocchio tatuato sulla spalla mi ricorda che sono monella... anche ora che sono mamma!

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