Combattiamo all’infinito. Combattiamo senza curarci di quanto ci costa, delle sconfitte che incassiamo, dell’improbabilità del successo. Combattiamo fino all’ultimo respiro. Non è una questione di coraggio. L’incapacità di arrendersi è un dato caratteriale. Forse è semplicemente stupida fame di Vita.
La recensione di Vita di Pi, Yann Martel
Piscine Molitor Patel ha sedici anni, vive a Pondicherry (India) con la sua famiglia, dove il padre gestisce uno zoo ed ha una passione per gli animali, oltre che una sana curiosità per tutte le religioni esistenti sul pianeta.
Il nome non proprio semplice da portare (dono di un padrino amante del nuoto che ha deciso di chiamarlo così in onore della sua piscina preferita), gli crea non pochi problemi durante l’infanzia.
Ed è per questo che Piscine, ad un certo punto, deciderà di farsi chiamare da tutti semplicemente Pi.
La sua vita scorre abbastanza tranquilla fino, appunto, al giorno in cui i genitori decidono di vendere parte degli animali dello zoo e di trasferirsi in Canada, portandosi dietro anche i restanti animali.
Si imbarcano su una nave che dovrebbe rappresentare la partenza verso un nuovo, radioso futuro.
E invece è l’inizio di una drammatica avventura: perché’ la nave naufraga, anche se Pi riesce a salvarsi e viene scaraventato su una scialuppa.
Sarà una durissima prova per lui, rimasto solo e costretto a condividere la scialuppa con una zebra ferita, una iena, un orango e una tigre.
Vita di Pi è sì la storia di un naufragio durato 227 giorni.
Ma è soprattutto un racconto che parla di religione e di come affrontare le prove che vengono messe sul cammino di ciascuno di noi.
Yann Martel riesce a trasmettere la paura, lo stupore, e anche l’orrore di ciò che Pi ha dovuto affrontare in quei terribili giorni in balia dell’oceano e dei suoi tormenti personali.
E che soltanto alla fine saranno completamente svelati.
Difficilmente mi appassiono alla versione cinematografica di un romanzo.
Con Life of Pi mi è successo.
Ho trovato il libro molto bello e appassionante.
E mi sono innamorata del film di Ang Lee, capace di portare sul grande schermo la medesima tensione emotiva presente nel romanzo.
E mi sento di consigliarveli entrambi (se non avete già provveduto da voi). Perché’ nonostante il dramma, è una storia che celebra il valore della vita.
Vita di Pi
Yann Martel
Piemme, 2012, 334 pagine, € 14,88
ISBN 978-8856630374