A volte, ci si accorge di quanto sia importante una cosa, o una persona, soltanto nel momento in cui si rischia di perderla.
Zebuk lo abbiamo sempre dato per scontato, noi dello Staff: dopotutto era lì, rassicurante, colorato portatore sano di tutte le nostre (a volte) insane idee.
Fino a qualche giorno fa quando, come sapete, qualche burlone ha pensato bene di hackerare il sito e cancellare tutto.
Tutto.
Quasi cinque anni di vita, di riunioni online, di idee fulminanti (e fulminate), di momenti elettrizzanti e di piccole soddisfazioni, scomparsi nel nulla.
Panico, rabbia e incredulità sono state le nostre prime, comprensibili, reazioni.
E li abbiamo capito quanto tenevamo a Zebuk.
Che non è semplicemente un blog letterario per noi.
E’ la nostra piccola creatura, che abbiamo curato e accudito amorevolmente negli ultimi anni come un team di mamme perfette.
Eccoci qui, dopo poco più di una settimana di blackout, di nuovo online.
Il sito non è ancora perfetto e ce ne scusiamo.
Ci vorrà ancora un po’ per tornare alla normalità.
Ma volevamo essere di nuovo tra voi, con le nostre recensioni, le storie da raccontare e tutte le idee che dobbiamo ancora tirare fuori dal cilindro.
E soprattutto volevamo far capire che la nostra creatura è ancora viva e vegeta ed è pronta a tenervi compagnia nei secoli dei secoli (secolo più, secolo meno…).
Insomma, prendendo a prestito una famosa frase di un altrettanto celebre film, sappiate che:
Nessuno può mettere Zebuk in un angolo.
Siamo ancora qui.
E abbiamo intenzione di restarci ancora a lungo.
Bentrovati!
Lo Staff