“Prese un altro respiro, volgendosi verso il terrazzino color lavanda. Il cielo grigio pesava sopra le tegole celesti del tetto spiovente, e da lontano giungeva il suono dei tasti di un pianoforte a coda. Evelyn si voltò verso la direzione da cui sembravano provenire quelle note pigre: le pareva di aver già udito quella melodia, parecchi anni prima. Una musica quasi intorpidita, che adesso riaffiorava alla sua mente da quell’autunno in cui era andata a vivere a Newyork, sulla cinquantaseiesima. Il vecchio clavicembalo in legno dell’appartamento accanto.”
La recensione di Senza musica, Chantal Lengua
Evelyn è una bambina sognatrice e curiosa. Crescendo, l’entusiasmo che la caratterizza, cede il posto alla tristezza di una vita monotona, con giornate sempre uguali. Un incontro inaspettato mentre lavora in un bar, cambierà il suo destino, e la porterà a New York a diventare una cantante famosa. Una star internazionale, amata da tutti.
Inizierà un viaggio intorno al mondo, alla ricerca di suo padre e tra gioie e dolori imparerà a conoscere se stessa.
E si concluderà con un lungo viaggio dalla Thailandia alla Corsica, dall’India alla Germania.
Il titolo è azzeccato e lo condivido completamente, senza musica che vita sarebbe.
Purtroppo tutto finirà in fretta come era iniziato, per un gravissimo tumore alle corde vocali.
Ovviamente non vi svelo il finale, lo trovo un libro molto malinconico, anche se ricco di emozioni, di speranza e non ci fa dimenticare che nella vita dobbiamo inseguire sempre e comunque i nostri sogni.
Buona lettura
L’autrice
Chantal Lengua nasce a Milano il 19 novembre 1995. Da sempre la sua più grande passione è la scrittura: compone il suo romanzo di esordio a sedici anni, dedicandosi contemporaneamente allo studio, al nuoto sincronizzato e alla fotografia. Attualmente risiede a Genova e frequenta il quinto anno di liceo scientifico.
Senza musica
Chantal Lengua
Edicolors, 2013, p. 155, € 9,90
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