Volpe aveva avuto una vita lunga e felice, ma ormai era molto stanca.
Diede un ultimo sguardo al suo amato bosco, chiuse gli occhi e si addormentò per sempre.
La recensione di L’albero dei ricordi, Britta Teckentrup
L’inverno è giunto nel bosco e Volpe ormai vecchia e stanca si addormenta per l’ultima volta.
I fiocchi di neve iniziano a coprirla.
Ma Volpe non è da sola.
I suoi amici, gli animali del bosco, sono intorno a lei.
Non piangono la sua dipartita ma iniziano a ricordare e a raccontare tutte le meravigliose avventure avute con Volpe, i giochi fatti al tramonto e le corse a perdifiato.
E da quelle parole nel bosco, proprio nel punto dove Volpe ha chiuso gli occhi per sempre, spunta un albero: l’albero dei ricordi.
E su quell’albero, tra i suoi alti rami e le foglie fitte, gli animali nidificheranno e giocheranno così che il ricordo di Volpe non scompaia mai.
La mia opinione su L’albero dei ricordi, Britta Teckentrup
L’albero dei ricordi è un libro meraviglioso.
L’ho letto alla mia classe, una quarta elementare, ed anche se all’inizio i bambini erano spaesati dall’argomento alla fine il giudizio è stato univoco: la storia di Volpe li ha incantati.
E come ha detto una mia alunna questo libro è bellissimo perché è l’amore di tutti gli amici di Volpe che fa crescere l’albero dei ricordi e fa restare Volpe viva nella mente di chi l’ha conosciuta.
Non è facile parlare della morte ai bambini, spesso ci sentiamo in difficoltà a spiegare che è una cosa inevitabile.
Volpe ci dà una mano a presentare un momento particolare con una storia che è un inno all’amore, all’amicizia ed alla vita.
Buona lettura.
L’albero dei ricordi
Britta Teckentrup
Gallucci, 2018, p. 28, €. 12,90
Per acquistare: