The Prom, Saundra Mitchell

Sono Emma Nolan, made in Indiana, lesbica ed essere umano.
E ne vado fiera.

La recensione di The Prom di Saundra Mitchell

The Prom è un musical di successo che ha avuto numerosi riconoscimenti: sette candidature ai Tony Awards e ai Drama Desk Award. Gli autori del musical sono Matthew Sklar, compositore, Chad Beguelin, drammaturgo, Bob Martin, scrittore e produttore.

Saundra Mitchell, autrice americana, ha scritto il libro tratto dal musical e tradotto in italiano da Francesca Crescentini.
Racconta una storia di pregiudizi e emarginazione ma anche di coraggio e amore con un finale di speranza perché cambiare è sempre possibile, basta imparare a guardare le cose da una prospettiva più ampia.

Come ci si sente ad essere l’unica studentessa lesbica della scuola e forse della città?
Emma sa bene la sensazione che si prova visto che da quando ha fatto coming out a 14 anni la sua vita non è proprio rose e fiori.
I genitori l’hanno cacciata di casa e da allora vive con la nonna, i compagni non perdono occasione per deriderla, bullizzarla e metterla a disagio.
Se tutto ciò non bastasse ora la reputano anche responsabile dell’annullamento del ballo della scuola.
Tutto sembra andare a rotoli e l’arrivo in città di un gruppo di attori di Broadway per supportare la sua causa peggiora ulteriormente le cose.
È così sbagliato volere andare al ballo con la propria ragazza in Indiana?
A quanto pare, purtroppo, sì.

La mia opinione su The Prom di Saundra Mitchell

E io? Io volevo solo ballare con Alyssa. Alyssa Greene, rimorchiata a un picnic della chiesa, presidente del consiglio studentesco. Abbiamo faticato fin qui, e adesso ci siamo. Sotto le luci, sotto le stelle, sotto la palla stroboscopica, sotto i tendoni, fuori nel parcheggio, su e giù per la strada, ovunque a Edgewater, Indiana, e ovunque tu sia, anche tu – vieni con noi.
È ora di ballare.

The prom è un libro dove il coraggio riesce a sconfiggere i pregiudizi e la paura del diverso.
È il racconto dell’organizzazione del ballo di fine anno, ballo funestato da pregiudizi e pugnalate alle spalle, ma è anche la storia dell’amore tra Emma e Alyssa, dei problemi incontrati quando si è se stessi fino in fondo e di quanto coraggio questo richieda.

Si ride, ci si arrabbia e ci si commuove con The Prom perché ci sono personaggi un po’ sopra le righe, come gli attori di Broadway spuntati praticamente dal nulla, e altri così ottusi che prenderesti volentieri a schiaffi.

Nel libro la narrazione, a capitoli alterni, è affidata alle voci delle due ragazze, Emma e Alyssa, e questo ci fa vivere la vicenda a tutto tondo.

Una storia ricca di Verve, come direbbe Barry.
Un racconto divertente con una protagonista che anche nei momenti più neri riesce sempre a trovare il modo di farcela senza dimenticare chi è.
Buona lettura.

Il film The Prom in onda su Netflix

A dicembre su Netflix è arrivato il film The prom, tratto dallo spettacolo teatrale.
La regia è di Ryan Murphy e tra gli attori principali troviamo Nicole Kidman, Meryl Streep e James Corden.
Il film è in sostanza un musical vero e proprio e infatti sono state usate le musiche presenti nello spettacolo di Broadway più due inediti.

The prom è una pellicola molto colorata, spesso esagerata, un tripudio di musica, luci, glitter e coreografie.
La vicenda si concentra soprattutto sugli artisti di Broadway mentre la storia personale di Emma e Alyssa è messa un po’ in secondo piano.
Nel complesso la pellicola è gradevole ma pur avendo un cast di tutto rispetto non mi ha convinta.

È tutto troppo bello nel film: gli attori, i costumi, la storia. Non mancano momenti di riflessione e commozione però la storia non mi ha coinvolta come credevo. Rimane comunque un prodotto gradevole e forse, se non si è letto il libro, lo si apprezza di più.

 

The Prom
Saundra Mitchell
De Agostini, 2020, p. 267, €. 15,90

Photo credits: Netflix.com

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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