Il cuore di Iolanda, da quel giorno lontano in cui il professore le avvio la mente sulla strada dei millenni, aprendola allo stupore di una vita che ora palpitava nella sua testa, passava al filtro della ragione ogni sua emozione, per cui sentiva in un modo diverso quelle tensioni intime che guastavano le giornate alle amiche e spesso rendevano le loro notti insonni.
La recensione di L’ultima donna di Borgo Oliveto, Salvatore Della Monica
Iolanda, l’ultima donna rimasta a vivere in un piccolo borgo della Liguria, ha avuto la fortuna di poter studiare storia con un professore che passava le vacanze nel borgo e si è innamorata di quella materia misteriosa.
Ormai anziana e vedova ripercorre con la memoria la storia del borgo e delle persone che l’hanno abitato e poi abbandonato, rivedendo sullo sfondo anche le vicende della grande storia umana.
Le prime famiglie si erano stabilite nel borgo poche centinaia di anni prima e avevano creato una piccola comunità eterogenea che si sostentava con il lavoro della terra.
Nel borgo regna la pace finché non arrivano persone dall’esterno a turbarne l’equilibrio, in particolare gli abitanti vengono decimati dalla prima grande guerra che porta via i giovani uomini e restituisce croci piantate nel piccolo cimitero.
La mia opinione su L’ultima donna di Borgo Oliveto, Salvatore Della Monica
Ho scelto di leggere L’ultima donna di Borgo Oliveto di Salvatore Della Monica ispirata dal titolo e dall’ambientazione ligure a me cara ed invece ho trovato il racconto di un pezzo di storia d’ Italia che non conoscevo ancora abbastanza.
Mi ha colpito il senso di vuoto che provano gli abitanti del piccolo borgo all’inizio della guerra quando tutti gli uomini se ne vanno ed ho immaginato la stessa costernazione nella vita dei miei avi contadini, unita alla miseria e alla povertà di un epoca non tanto lontana.
A Giuseppe, invece, in città erano mancate le stelle! E le sue parole , accorate e improvvise, erano come rintronate d’un colpo in quell’angolo della sua mente dove riposava la sua anima.
Era stata e non era stata una voce, era stato e non era stato un grido, un lamento. Era stato ogni cosa: era stato silenzio. Un silenzio profondo, che parlava senza parole e diceva cose incredibili perché, a capirle, era impossibile ripeterle. Lui non se ne accorse. Lei, invece, ne fu stravolta: a lei non erano mancate le stelle!
Tra i personaggi invece mi ha colpito Giuseppe il marito di Iolanda che trovatosi in una grande città sente la mancanza del cielo stellato del suo borgo.
L’ultima donna di Borgo Oliveto
Salvatore Della Monica
Il Cielo Stellato, 2020, p. 168, €. 18,50