Il giorno in cui ritornano, Tarek Komin

La recensione di Il giorno in cui ritornano di Tarek Komin

Neri, con il padre e la sorellina, si trasferisce in Germania, in un paesino vicino alla Foresta Nera. La mamma è morta poco dopo la nascita di Luna e per la famiglia il trasferimento è anche un tentativo di ricominciare.
La cittadina di Holzbrücke è tranquilla e divisa tra un quartiere nuovo, proprio a ridosso del bosco. e la città vecchia.

Neri vive nella parte nuova. Le case sono poche e in breve tempo impara a conoscere tutti i vicini, grazie anche alla coetanea Agnese con cui stringe amicizia.
Ci sono i Van Leewen, olandesi, burberi e taciturni che non vogliono contatti con nessuno, Adele Buchwald, vedova e solitaria, l’anziana Bertha Tanase che non esce mai e vive nell’ultima casa del quartiere e i Molzer, la famiglia di Agnese.

Il ragazzo fatica molto ad abituarsi al nuova ambiente soprattutto quando scopre cosa accade ogni 11 novembre: i morti tornano a visitare le loro famiglie. Neri vorrebbe capire il motivo di quell’inspiegabile avvenimento ma nessuno sa quando o perché tutto sia iniziato.

 

La mia opinione su Il giorno in cui ritornano di Tarek Komin

In un’atmosfera grigia e fredda tra alberi neri e case misteriose si svolge l’ammaliante racconto del romanzo di Tarek Komin.
Una storia imprevedibile dove segreti, scelte e imposizioni ci conducono attraverso gli anni, la narrazione è su vari piani temporali, per farci conoscere i personaggi, le loro storie e cosa li ha condotti a Holzbrücke e scoprire la tradizione dell’11 novembre.

All’inizio la possibilità di rivedere i propri cari appare come bellissima. Risentire la loro voce, stare nella stessa stanza, toccarli. Procedendo con la lettura ci si rende conto di quanto questo incontro rappresenti più angoscia che gioia per gli abitanti del quartiere. I morti non sanno di esserlo quindi per i vivi quegli incontri diventano una terribile pantomima in cui sono costretti a recitare. È giusto allora mantenere l’inganno? Vita e morte devono continuare a incontrarsi o è meglio che i morti vivano solo nel ricordo di chi resta?

Il giorno in cui ritornano è un romanzo diverso dal solito, intrigante e mai prevedibile. Una storia che racconta la perdita e il fugace ed effimero ritorno dei nostri affetti più cari e che ci pone davanti a una profonda riflessione: scegliere l’attesa, come Bertha, o scegliere la vita?

Tarek Komin scrive una storia bella ed emozionante con una grande potenza narrativa e ricca d’atmosfera. Un libro capace di emozionare.

Buona lettura.

 

Il giorno in cui ritornano
Tarek Komin
Gallucci, 2022, p. 352, €. 16,50

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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