Che in giardino bisogna diradare, perché insieme ai pieni, c’è bisogno degli indispensabili vuoti, c’è bisogno di luce.
Un saggio tratto dagli articoli scritti da Pia Pera per la rubrica che teneva su Gardenia, la più importante rivista italiana sui giardini.
A non ripulirli troppo, a lasciarli un po’ abbandonati a sé stessi, i luoghi sviluppano un loro linguaggio. Da spazi cui imporsi, si trasformano quasi in persone con un loro fascino, capaci di invogliare anche i più protervi tra noi a un sollecito ascolto.
La recensione di Apprendista di felicità. Una vita in giardino, Pia Pera
La raccolta degli articoli scritti sulla rubrica curata da Pia Pera per la rivista Gardenia, una delle più importanti riviste italiane sui giardini. A chiamarla a questo incarico la direttrice della rivista, Emanuela Rosa-Clot.
I giorni e i mesi si susseguono fra le pagine, le stagioni passano e noi lettori ci ritroviamo a chiudere gli occhi per sentire il profumo delle violette appena sbocciate, la voce del prato prima dello sfalcio, il calore dell’aria vibrante, effetto del mucchio secco da bruciare d’inverno. E verrebbe voglia di stare lì, mani e piedi, testa e cuore al lavoro.
C’è un punto riparato del giardino, vicino alla loggia, dove fioriscono le prime violette. Di un tono luminoso ma fondo, quasi a non volere troppo attirare l’attenzione, si affacciano appena da sotto i cuoricini verdi delle foglie, come dal bavero di un cappotto. Mandano una fragranza tenera. AI mattino, luccicanti di una brina che pare cristal di zucchero, fanno venire l’acquolina in bocca, come fossero dolcetti in un banco di pasticceria.
La mia opinione su Apprendista di felicità. Una vita in giardino, Pia Pera
Durante gli studi universitari ho avvicinato il mondo del giardino e delle piante dal punto di vista dell’arte e dell’architettura ma anche perché me ne sentivo attratta da sempre: pollice abbastanza nero – al contrario di mia madre che fa resuscitare ogni essere dotato di clorofilla – volevo capire come poter trovare la pianta giusta per me.
Una delle riviste che preferivo era Gardenia, una delle più importanti riviste sui giardini, perché mixava tecniche e storia, poesia e tempi, arte e passione. E proprio su questa rivista Pia Pera teneva una rubrica: Apprendista di felicità. In pochissime righe raccontava “incontri, riflessioni, esperienze ed emozioni in giardino.”
Aprendo questo libro ritrovo le emozioni di allora, la fantasia di custodire prima o poi un luogo tutto mio, dove rifugiarmi e sentirmi protetta, in pace. Quello che un giardino da sempre rappresenta: un piccolo paradiso.
Pia Pera, da abile traduttrice, sa (sapeva) come toccare le corde giuste usando parole scelte con cura, come si fa quando si compone un’aiuola fiorita: l’accostamento giusto di altezze, colori, forme, il perfetto alternarsi dei tempi di fioritura, la selezione delle varietà più adatte al clima e all’ambiente che si voglia creare. Tutto è orchestrato sapientemente per fornire una magia, all’occhio e al cuore.
Una poesia in ogni pagina, tanti piccoli bocci fragranti che attendono solo di esser colti:
In giardino si incarna il nostro antico cercare, tra le piante, la vita.
Quasi delle istantanee, degli haiku. Perfetti per piccole pause rigeneranti.
L’autrice
PIA PERA (1956-2016) è stata una scrittrice lucchese che ha saputo innalzare i giardini e le piante al significato di vita e di letteratura allo stesso tempo.
Dopo aver studiato in Inghilterra e in Russia, e aver vissuto a Milano, si è trasferita a vivere in un podere della campagna lucchese. Scrittrice e traduttrice di autori classici russi, ha scoperto il mondo del giardino e dell’orto dedicandogli numerose
opere letterarie di successo e un luogo virtuale di condivisione:
www.ortidipace.it.
Da questo impegno è scaturita una nuova immagine del giardino nella
realtà contemporanea, palestra di cultura, esercizio di natura, pazienza e progettualità, interiorità, ricerca del proprio equilibrio, consolazione e risorsa vitale, ma soprattutto gioia
e stupore.
Apprendista di felicità. Una vita in giardino
Pia Pera
Ponte alle Grazie, 2019, p. 256, €. 16,00