Era una foto di me, mia madre e le mie sorelle fatta a Capodanno. (……) Dal punto di vista tecnico non era una gran foto. Si vedeva il lampo del flash nella finestra alle nostre spalle, mia mamma aveva la bocca aperta e Whitney stava ridendo. Ma io la adoravo perchè ci rappresentava come eravamo. E, sopprattutto, perchè stavolta al centro non c’era nessuno.
Ogni volta che la guardavo mi ricordava quanto mi piacesse la mia nuova vita priva di segreti. Ero ripartita da zero e non dovevo più essere la ragazza che aveva tutto o niente, potevo essere un’altra. Magari persino quella che parlava.
Ho iniziato a leggere questo libro per un progetto che stiamo facendo in biblioteca partendo dal tema trattato nè “Il corpo delle donne”, volendo coinvolgere un pubblico di adolescenti ci siamo “imposte” di leggere libri a tema che potessero interessare quel target. Ero quindi partita un po’ prevenuta visto il genere, invece ne son rimasta piacevolmente sorpresa, il libro è ben scritto e la storia coinvolge al punto giusto e fa riflettere sulla percezione di se e del proprio corpo e sulla società odierna un po’ troppo incentrata sulle apparenze, ma eccovi un assaggio della trama:
Annabel è una studentessa diciassettenne e fà la modella da quando è bambina, con lei le sue sorelle, una spavalda ed esuberante e l’altra timida e riflessiva. Il primo giorno di scuola Annabel si trova sola evitata da tutti e insultata ad ogni incontro da quella che era fino all’anno prima la sua migliore amica: Sophie. Annabel e Sophie si sono conosciute da ragazzine e Annabel è sempre stata la “gregaria” quella che segue l’amica in ogni sua avventura e che splende di luce riflessa, a causa sua ha abbandonato altre amicizie perchè Sophie non tollera interferenze.
Cosa avrà causato questa rottura? Lo scopriremo nel corso del romanzo attraverso salti temporali nel racconto, racconto che si intreccia con la nuova amicizia che la protagonista stringe con Owen, un ragazzo apparentemente “fuori dal mondo”, Owen ha due caratteristiche principali: ama a dismisura la musica e dice sempre la verità, mentre Annabel per non ferire le persone spesso omette la verità e cova conflitti che somatizza in vari malesseri.
Ti dedico una canzone
Sarah Dessen
Mondadori, 2009 , Euro 15,00