Voglio come ogni anno portare avanti il ricordo di una strage che è ancora impunita e voglio farlo attraverso un libricino scritto dal nostro autore del mese.
Perchè ricordare è il primo passo verso il non arrendersi .
“Brescia Piazza della Loggia – 28 Maggio 1974-2004”
Gianni D’Elia – Antonio Tabucchi – Gilberto Zorio
Gilberto Zorio –Acquaforte acquatinta a due colori, ritoccata a mano dall’artista 2004
L’opera accompagna il volume
Gianni D’Elia 1994
Andatelo a dire
ai caduti di ieri
che il loro morire
fu come le nevi
…
L’unica dignità
della nostra storia
è la memoria
della verità
Antonio Tabucchi – Lettera immaginaria ai Cittadini di Brescia
Ci corre tuttavia l’obbligo di specificarVi che la Vostra insistenza nel chiedere chiarimenti si attenuerebbe alquanto se non vi vedeste come caso isolato ma se aveste l’altruismo di guardarVi intorno, cioè di contestualizzare l’incidente avvenuto nella Vostra città. L’Italia purtroppo continua ad essere un Paese in cui il cittadino guarda al proprio “particulare” come osservò il Guicciardini, il che gli fa perdere il sentimento di appartenere alla comune storia di una comune Nazione, unita e fraterna. Se i parenti di coloro che ebbero la sfortuna di trovarsi nella Banca dell’Agricoltura a Piazza Fontana a Milano nel 1969;se i parenti di coloro che ebbero la sfortuna di trovarsi nella stazione di Bologna nell’agosto del 1980, se i parenti di coloro che ebbero la sfortuna di imbarcarsi su un airbus che nel 1980 sorvolava il cielo di Ustica (tralascio altri episodi minori); se tutti costoro, dicevo , non hanno avuto il chiarimento che insistono a chiedere da anni, perchè mai la citta di Brescaia dovrebbe avere il privilegio di conoscere ciò che agli altri non è dato di conoscere? E poi, con quale arroganza potete pensare che la Storia sia un’entità costituita di chairezza? Non sapete forse che essa è soprattutto oscurità e tenebra, creatura mossa da forze misteriose e inconoscibili dalla limitata mente umana?