Questo libro vi stupirà.
Per la sua semplicità, per la limpidezza dei contenuti, per il messaggio forte che nasconde tra le pagine.
Qualcuno ne rimarrà affascinato, qualcuno scandalizzato, qualcuno ammaliato, qualcuno si chiederà come sia potuto accadere che…
Una cosa è certa: arriverete d’un fiato fino all’ultima pagina e vi accorgerete di non esservi annoiati.
Ho sempre pensato che siano i libri a cercarti. Che siano loro a materializzarsi di fronte a te proprio nel momento in cui tu hai bisogno di loro.
Mi succede spesso di trovare all’improvviso il titolo che descrive il mio stato d’animo di quel momento, di aprire un libro a caso in un posto a caso e di trovare la risposta a tutte le mie domande, di farmi una domanda e subito dopo – sfogliando una rivista – trovare la recensione di un libro che fa proprio al caso mio…
Questa volta è accaduto qualcosa di molto più profondo; con questo libro, trovato ad attendermi su una poltroncina rossa, in una splendida sala affrescata d’altri tempi… la sorpresa nell’aprirlo e nel leggere le istruzioni inserite in prima pagina, il sorriso che ha suscitato lo scoprire che al suo interno non ci sia nemmeno una parola scritta, solo il numero della pagina, la curiosità nell’andare a vedere se davvero tutte le pagine fossero assolutamente bianche e intonse.
Una provocazione, forse. Un invito a pensare a quello che si sta leggendo, anche. Una raccomandazione a fare del proprio tempo un buon uso.
Un invito a rallentare il ritmo, come scrivono gli autori.
Nudo è un libro che ha fatto parlare di sé alla sua uscita, nel 2009. Ne hanno parlato in tanti, anche Striscia la Notizia. E molti hanno polemizzato.
Alla fine rimane una riflessione da fare: quanto dei libri che leggiamo rimane per sempre nella nostra mente? Quanti dei libri che leggiamo hanno davvero un contenuto e quanti, invece, sono solo pagine bianche, che ci scivolano addosso?
Domande che possono servire anche a guardarsi in fondo all’animo, a scoprire cosa c’è dentro di noi, a mettere a nudo la propria mente. Che qualcuno, poi, abbia bisogno di leggere un libro (vuoto, per giunta!) per capire questa cosa, è un fatto reale e curioso… 🙂
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…quindi, un libro completamente bianco? Wow…una bella provocazione, sì… Ci aveva già provato Laurence Sterne, con le sue pagine totalmente bianche e totalmente nere in Tristram Shandy e aveva sconvolto tutti anche lui 🙂
Bianco. Totalmente bianco, Gabri.
A parte le critiche rivolte da qualcuno, che magari lo ha comprato a scatola chiusa e si è ritrovato con un niente di fatto tra le mani, secondo me è un’idea geniale!
Sterne me lo devo cercare, sì. Grazie del suggerimento… 🙂