Gliel’aveva insegnato sua madre, quando era ancora viva, e voleva seguire il suo consiglio. Niente era mai come ce lo si aspettava.
Il guardiano del faro (titolo originale Fyrvaktare) è stato pubblicato in Svezia nel 2009. È il settimo libro della serie che ha per protagonisti la scrittrice Erica Falck e il poliziotto Patrik Hedström.
La prima edizione del romanzo è stata pubblicata nell’anno 2014.
“Non è sparita.” Vivianne fece dondolare Anton sulle ginocchia. “Ha solo cercato riparo in un luogo dove non prova troppo dolore.”
La recensione di Il guardiano del faro, Camilla Lackberg
Due – anzi tre – storie si intrecciano nel libro: la prima è ambientata nel 1870, sull’isola di Gråskär, dove si trova un faro; la seconda si svolge a Fjällbacka, ai giorni nostri, nel 2008, e riprende dal punto in cui era stata lasciata nel volume precedente (La Sirena): Patrik Hedström e Erica Falck sono alle prese con i loro gemelli, nati prematuri, e con il dramma della sorella di lei. La terza storia è parallela nei tempi e racconta la vicenda di Mats Sverin, trovato ucciso in casa sua con un colpo di pistola alla nuca.
Le storie si intrecciano e si alternano, spesso senza soluzione di continuità, e infatti a volte si fatica a capire di chi si stia parlando: l’unica parte della storia più riconoscibile è quella più lontana nel tempo, che parla della povera Emelie, costretta a vivere isolata dal resto del mondo sull’isola dove il marito fa il guardiano del faro.
A osservare e vigilare su tutte quante le vicende ci sono gli spiriti buoni di “quelli morti sull’isola, che non hanno più potuto fare ritorno”, secondo la leggenda popolare…
I protagonisti sono come sempre ben delineati e, sebbene si tratti di un romanzo giallo, spesso ci si trova più coinvolti nelle vicissitudini e nelle emozioni dei personaggi principali e secondari che nella ricerca del colpevole.
Di notte i morti bisbigliavano il nome. Loro sapevano, e volevano che ascoltasse. Ma Emelie non prestava orecchio ai loro sussurri. Sentiva solo la mancanza di Dagmar, dal profondo del cuore. Sarebbe stata una sicurezza saperla là a Fjällbacka, anche se a lei non era permesso accompagnare gli uomini quando andavano a fare provviste, e quindi non avrebbe comunque potuto vederla. Ma Dagmar non c’era più, ed Emelie e Gustav erano di nuovo soli.
La mia opinione su Il guardiano del faro, Camilla Lackberg
Avevo lasciato Erica e Patrick nella loro prima avventura insieme, La principessa di ghiaccio (mi accorgo solo ora che non ne abbiamo mai parlato! provvederemo al più presto!) e mi erano piaciuti tanto, all’inizio del loro amore. Ora li trovo sempre insieme, con due gemelli e una vita piuttosto intensa…
Rileggerli mi ha fatto tornare a quel primo libro letto, alle atmosfere fredde della Svezia che tanto vorrei visitare. Ma la lettura è stata più lenta, un tantino più pesante, e a un certo punto mi sono trovata a perdere il filo del delitto, dato che lo stile di Camilla Lackberg è particolarmente coinvolgente e punta molto sul delineare i sentimenti e le storie personali dei protagonisti.
Poi però un guizzo e tutto è tornato molto più vivo di prima e i colpi di scena si susseguono nelle ultime pagine. Fino ad un finale che… alcuni dicono scontato, per me è stato una doppia sorpresa.
Emelie, la più lontana nel tempo, è stata la persona che ho sentito più vicina: la sua storia, il suo sogno infranto, la solitudine da cui si è trovata circondata… anche se in realtà non era mai sola sull’isola, giusto?
Annie, molto più vicina ma in realtà non così lontana da Emelie, mi ha lasciato un sapore amaro in bocca, di cose non dette, segreti talmente orribili da doverli dimenticare all’istante.
Torneremo presto a leggere le storie della serie di Fjällbacka, saltando avanti e indietro nel tempo, perché è possibile farlo dato che i vari episodi sono perfettamente leggibili anche senza seguire l’ordine di pubblicazione.
A presto e buona lettura!
Il guardiano del faro
Camilla Lackberg
Marsilio, 2018, p. 446, €. 12,00