Se non ci fossero persone cattive non ci sarebbero buoni avvocati. (da La bottega dell’antiquario)
Quando si pensa al Natale, quasi immediatamente si viene riportati con la mente ai racconti di Dickens. E quale mese migliore di dicembre per ripercorrere (brevemente, si intende) la sua lunga e fortunata carriera di scrittore?
Charles John Huffam Dickens (Landport, 7 febbraio 1812 – Gadshill, 9 giugno 1870) è considerato uno dei più importanti romanzieri di tutti i tempi.
Secondo di otto figli, nasce a Landport, presso Portsmouth, da John Dickens, impiegato all’Ufficio Stipendi della Marina britannica, e da Elizabeth Barrow. Nel 1815, quando Charles ha tre anni, la famiglia si trasferisce a Londra. Due anni dopo, un nuovo trasferimento, stavolta a Chatham (Kent). Qui egli riceve la prima educazione, alla scuola del figlio di un pastore battista. Come ebbe modo poi di affermare di suo pugno, fino a quel momento la sua infanzia era stata un periodo idilliaco.
Nel febbraio 1824, John Dickens viene imprigionato per debiti nella prigione della Marshalsea. La famiglia, con l’eccezione di Charles, lo segue in carcere (così come permetteva la legge). Il futuro scrittore va a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe (la Warren’s Blacking Warehouse), dove rimane probabilmente fino all’estate (il dubbio resta, data la reticenza dello scrittore sull’argomento). Ad ogni modo, il 28 maggio il padre viene rilasciato, forte di un accordo con i creditori. Charles può quindi tornare agli studi alla Wellington House Academy.
Nel 1832 inizia a collaborare con l’agenzia The Mirror of Parliament (“Lo Specchio del Parlamento”), fondata da uno zio. Nello stesso periodo diviene cronista del quotidiano della sera The True Sun, potendo così stabilirsi da solo in Cecil Street e meditando di divenire attore. Il 1º dicembre 1833 pubblica anonimamente il suo primo bozzetto sul Monthly Magazine. Nell’agosto del 1834 viene assunto come cronista dal Morning Chronicle. È in settembre che, sotto lo pseudonimo Boz, pubblica il primo di quei bozzetti di vita urbana che diverranno poi gli Sketches by Boz. Questa sua prima opera nasce proprio dal suo lavoro di giornalista, che gli aveva permesso di viaggiare in tutta la Gran Bretagna.
Il circolo di Pickwick
Nel 1836, in aprile, comincia in dispense mensili a pubblicare sul Morning Chronicle il primo romanzo. L’editore è Chapman and Hall e il romanzo si intitola I quaderni postumi del Circolo Pickwick (The Posthumous Papers of the Pickwick Club): il libro lo rende in breve assai famoso nel panorama della narrativa inglese.
n Italia la Rai mandò in onda nel 1968 una fortunata versione televisiva del Circolo Pickwick in sei puntate, per la regia di Ugo Gregoretti, con Mario Pisu, Gigi Proietti, Enzo Cerusico, Leopoldo Trieste, Gigi Ballista.
I romanzi più famosi.
Nel 1836 accetta di lavorare come scrittore presso il Bentley’s Miscellany, occupazione che conserva fino al 1839. A gennaio del 1837, con il primo numero della rivista, esce la prima puntata di Oliver Twist.
Tra il maggio 1849 e il novembre 1850 viene pubblicato, a cadenza mensile su un giornale di proprietà di Dickens, il romanzo David Copperfield; l’idea di un’opera scritta in prima persona fu suggerita allo scrittore dall’amico e confidente John Forster[6]. Nell’opera a fondo autobiografico si possono riconoscere personaggi e situazioni che lo stesso Dickens aveva conosciuto e vissuto in prima persona.
Gli ultimi anni
Negli ultimi mesi del 1865 si recò in America per un giro di lettura delle sue opere. Il suo stato di salute peggiorava giorno dopo giorno. Alla fine gli fu diagnosticato un attacco di paralisi.
nel 1870, anno della scrittura di “Il mistero di Edwin Drood”, del quale aveva però già parlato l’anno precedente al suo amico e biografo John Forster, aumentò la frequenza dei fastidi ad un piede e l’8 giugno fu colto da uno svenimento causato da un’emorragia cerebrale. Il giorno seguente muore alle ore 18.10.
Il 14 giugno fu sepolto nell’abbazia di Westminster, nella quale il suo cadavere viene portato da un treno speciale, nell’angolo dei poeti (Poet’s Corner), accanto a Henry Fielding, cui egli si “ispirò”, come ad altri autori, per la creazione del romanzo sociale.
A Dickens è stato intitolato il cratere Dickens, sulla superficie di Mercurio.
Romanzi
- Il Circolo Pickwick (The Posthumous Papers of the Pickwick Club) (1836)
- Le avventure di Oliver Twist (The Adventures of Oliver Twist) (1837-1839)
- Nicholas Nickleby (1838-1839)
- La bottega dell’antiquario (The Old Curiosity Shop) (1840-1841)
- Barnaby Rudge (1841)
- Martin Chuzzlewit (1843-1844)
- Dombey e Figlio (Dombey and Son) (1846-1848)
- David Copperfield (1849-1850)
- Casa desolata (Bleak House) (1852-1853)
- Tempi difficili (Hard Times) (1854)
- La piccola Dorrit (Little Dorrit) (1855-1857)
- Racconto di due città (A Tale of Two Cities) (11 luglio, 1859)
- Grandi speranze (Great Expectations) (1860-1861)
- Il nostro comune amico (Our Mutual Friend) (1864-1865)
- Il mistero di Edwin Drood (The Mystery of Edwin Drood) (non portato a termine) (1870)
Racconti
- Canto di Natale (A Christmas Carol) (1843)
- Le campane (The Chimes) (1844)
- Il grillo del focolare (The Cricket on the Hearth) (1845)
- La battaglia della vita (The Battle of Life) (1846)
- Il patto col fantasma (The Haunted Man and the Ghost’s Bargain) (1848)
- Perdersi a Londra (Gone Astray) (1853)
- Passeggiate notturne (Night Walks) (1860)
- Mugby Junction (Mugby Junction) (1866)