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Orologi rossi, Leni Zumas

I bambini un tempo erano astrazioni. Erano Forse sì, ma non adesso. La biografa prima assumeva un’aria di scherno quando sentiva parlare di scadenze biologiche, credendo che l’argomento dell’ossessione della maternità fosse robaccia per le riviste di stile. Le donne che si preoccupavano di orologi ticchettanti erano le stesse che si scambiavano ricette del polpettone al salmone e chiedevano ai loro mariti di pulire le grondaie. Lei non era e non sarebbe mai stata una di loro.

La recensione di Orologi rossi, Leni Zumas

Quattro donne alle prese con la loro coscienza, i pregiudizi della gente e  la maternità : negata, malvissuta o non desiderata, in un futuro ipotetico dove l’aborto è illegale e la fecondazione artificiale lo sta per diventare.
Ro, insegnante, e biografa nel tempo libero, cerca di avere un figlio pur essendo single, attraverso l’inseminazione artificiale da donatore , tale pratica sta per essere proibita e anche l’adozione per chi non è sposato, quindi la donna vive nell’ossessione di non portare a termine quella che per lei è diventata una missione.

“Non funziona con tutte”, disse il dottor Kalbfleish al loro primo appuntamento. “E lei è ben oltre i quaranta”.
Donna che è secca e brutta. Donna vecchia brutta e crudele. Specie di strega. Mìnervudottìr aveva quarantatre anni quando morì; la biografa ne compirà quarantatre ad aprile. Befane fino al’osso.

La moglie, donna infelice, seppur madre di due bellissimi bambini si sente intrappolata in un matrimonio apparentemente perfetto che non la appaga, e pensa a cosa avrebbe potuto essere la sua vita se non avesse rinunciato alla carriera di avvocato per dedicarsi anima e corpo ai figli.

Prima di avere figli si immaginava la maternità come una giubilante simbiosi. Non pensava mai che avrebbe anelato a passare del tempo lontano da loro. E’ atroce ammettere  che non sopporta la simbiosi ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Lo stesso senso di colpa che le ha impedito di mettere John all’asilo nido: non vuole che sia vero che vuole stare lontana.

Mattie, “la figlia”, è una giovane studentessa che resta incinta e si dibatte tra mille dubbi sulla sorte del figlio che porta in grembo, lei infatti è stata adottata e se ne parlasse con i suoi genitori sicuramente le vieterebbero di abortire.

In terza media, nelle ore di educazione civica, avevano fatto una simulazione di dibattito sull’aborto. La figlia aveva preparato gli elenchi puntati per il gruppo a favore. Suopadre aveva rilettoil suo lavoro, come al solito; ma invece del solito”Eccellente” si era seduto accanto a lei, le aveva posato una mano sulla spalla e si era detto preoccupato per le implicazioni della sua posizione.
“E se la tua madre biologica avesse scelto di interrompere la gravidanza?”
“Be’, lei non lo ha fatto, ma altre persone dovrebbero averne la possibilità”

Gin è una guaritrice ed erborista che vive nel bosco, una specie di strega per gli abitanti del luogo,  cerca di aiutare clandestinamente  le donne a curare l’infertilità o ad abortire, e verrà arrestata per questo, anche lei è stata madre, ma la figlia  non è più con lei.

Non dovrebbe farsi notare mentre cerca di vedere la ragazza. la gente è già convinta che sia una svitata, la bislacca della foresta, una strega. E’ più giovane delle fattucchiere con la scopa che si vedono in tv, ma questo non impedisce loro di sparlare.

 

La mia opinione su Orologi rossi, Leni Zumas

Un romanzo che affronta temi molto scottanti, all’inizio si fa fatica a inquadrare i personaggi per i frequenti cambi di narrazione, ma pian piano l’autrice ci fa entrare nella mente delle quattro protagoniste e  riflettere con loro su quanto sia importante che ognuna possa scegliere liberamente e  secondo la sua coscienza.

Orologi rossi
Leni Zumas
Bompiani, 2018, p. 400, €. 18,00

Per acquistare:

Quando Noè cadde dall’Arca, Nicola Cinquetti, Gek Tessaro

Questa è la storia più bella che c’è
quella dell’arca e del vecchio Noè
che dal diluvio doveva salvare
uomini donne animali e zanzare

Il diluvio universale sta arrivando e Noè deve sbrigarsi a costruire l’Arca.
Quando ogni cosa è sistemata comincia la convivenza con gli animali…

La recensione di Quando Noè cadde dall’Arca, Nicola Cinquetti, Gek Tessaro

Vi sembra la storia più conosciuta al mondo, vero?
Eppure vi sbagliate perché in questa divertente versione in versi, scritti da Nicola Cinquetti, le cose andranno in modo diverso con un colpo di scena finale che avrà come ricompensa cappottini, salsicce e fedeltà eterna.
Quando Noè cadde dall’Arca è una versione molto bella del Diluvio adatta a tutti, grandi e piccini.
Le strofe sono orecchiabili e trascinanti e le illustrazioni di Tessaro assolutamente perfette per dare maggior vivacità al tutto.

Lapis edizioni ha fatto davvero un lavoro egregio dando ai lettori qualcosa di insolito e nuovo e regalando una nuova fama alla storia più bella che c’è.
Buona lettura.

Quando Noè cadde dall’arca
di Nicola Cinquetti
Lapis, 2017, p. 28, €. 14,50

Betty fa i capricci, Steve Antony

“Non serve agitarsi,”
dice il signor Tucano.

“Osserva! Ora ti mostrerò
come si sbuccia la banana.”

La recensione di Betty fa i capricci, Steve Antony

Questa è la storia di Betty una simpatica scimmietta che tenta invano di aprire una banana senza riuscirci.

 

Non riuscendo ad aprila scoppia in un pianto disperato ….

 

Arriva in aiuto il Signor Tucano che le mostra come fare ad aprirla .. ma lei si arrabbia perchè
vuole aprirla da sola …. come andrà a finre la storia  di Betty ?

Un libro molto divertente e verosimile nel riproporre i comportamenti capricciosi dei bambini, adatto ai più piccini che si ritroveranno sicuramente nelle reazioni della scimmietta Betty.

Betty fa i capricci
Steve Antony
La Margherita, 20116, p. 32, €. 12,00

Per acquistare:

L’atlante dell’invisibile, Alessandro Barbaglia

Avevamo quarantadue anni quando rapimmo la luna, ma a essere precisi, quarantadue anni, li avevamo in tre: quattordici io, quattordici Ismaele e quattordici Sofia. 
Eravamo adulti un terzo a testa: ecco perché ci siamo riusciti, perché non era ancora troppo tardi. 

La recensione di L’atlante dell’invisibile, Alessandro Barbaglia

Una sera di fine estate nel 1989, Ismaele, Dino e Sofia rapiscono la luna in segno di protesta.

Vivono a Santa Giustina ai piedi delle Dolomiti, un paese che presto verrà sommerso da un lago artificiale.

Nel 1946 quando fu progettata la diga gli abitanti non accettarono di trasferirsi e rinunciarono ai benefici promessi.

Proprio in quell’anno Elio e Teresa si sono conosciuti nel bar Sport pieno di gente che guardava Sanremo e da allora non si sono mai piu’ lasciati.

Sia loro due che i quattordicenni si chiedono dove finiscono le cose, l’amore e il dolore.

Elio costruisce mappamondi inventati dove abita l’invisibile mentre Teresa corregge tutto. Ismaele, Dino e Sofia cercano di vedere l’invisibile attraverso un gioco segreto.

Un romanzo dove amore, dolore e infanzia ci fanno sognare e commuovere. Un po’ surreale ma che aiuta ad alleggerire i pensieri.

Buona lettura!

L’atlante dell’invisibile
Alessandro Barbaglia
Mondadori, 2018, p. 204, € 17,00

Puoi acquistare qui:

Ottobre 2018: di resilienza e capricci

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“Quando la vita diventa complicata riservandoci sorprese spiacevoli e a volte al limite della sopravvivenza, non tutti reagiscono allo stesso modo: alcuni soccombono, altri lottano fino allo stremo delle forze, altri ancora resistono superando gli ostacoli con successo”.
(La resilienza. La capcità di superare i momenti critici e le avversità della vita, Domenico Di Lauro)

Abbiamo più di una volta parlato di resilienza, qui su ZeBuk. È un tema così affascinante e importante che la redazione ha deciso all’unanimità di dedicargli un mese intero, per capire meglio, imparare, approfondire. E perché tutti dovremmo imparare e perfezionare questa capacità, per vivere meglio e superare le difficoltà con più coscienza e fermezza.
Voi cosa ne pensate? Vi è mai capitato di scoprirvi resilienti? Avete letto qualche titolo da suggerirci?

Alla resilienza – tema che dà da pensare a piccoli e grandi – abbiamo affiancato un altro argomento interessante e dibattuto: i capricci.
Esistono? Non esistono? Come vanno affrontati? Siamo proprio sicuri che quello che usiamo sia il modo giusto? Cercheremo di capirne di più insieme.

 

E come sempre aspettiamo i vostri commenti e contributi,

Perché ZeBuk siamo noi
ma siete soprattutto voi!

Almanacco dal 1 al 7 ottobre

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Se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola.
Massimo Gramellini

 

Ricorrenze

02 Ottobre 1960 : nasce Massimo Gramellini
02 ottobre 1904 : nasceva Graham Greene
03 ottobre 1897 : nasceva Louis Aragon
03 ottobre 1925 : nasceva Gore Vidal
04 ottobre 1949 : nasce Luis Sepulveda
07 ottobre 1991 : moriva Natalia Ginzburg

 

Eventi

UMBRIALIBRI 18 – PERUGIA 5-7 OTTOBRE 2018
Al via la XXIV edizione della manifestazione Umbria Libri che si terrà a Perugia dal 5 al 7 ottobre con tanti appuntamenti dedicati agli scrittori.
Info : umbrialibri.com

 

Incontri con gli autori

Palazzo Bernardini – Lucca
Giovedì 4 ottobre – ore 18,30
Nicola Bolaffi incontra i lettori e presenta il suo romanzo La sottile armonia degli opposti, Garzanti in coccasioane del LuccAutori.
Conduce Mario Bernardi Guardi.
Intervengono: Demetrio Brandi, presidente di LuccAutori, Stefano Giurlani, presidente Rotary Club Lucca, e Carlo Sburlati, membro della giuria del Premio Acqui Storia.

Circolo dei Lettori – Torino
Sabato 6 ottobre – ore 18,00
Le Sorelle Passera incontrano i lettori e presentano il loro nuovo libro Generi di conforto, TEA.
Con le autrici dialoga Luciana Littizzetto

Cordile del Castello – Ferrara
Sabato 6 ottobre – ore 18,30
Jhumpa Lahiri incontra i lettori e presenta il suo libro Dove mi trovo, Guand in occasione dell’ Internazionale Festival.
L’autrice dialoga con Domenico Starnone.

 

Forum Monzani – Modena
Domenica 7 ottobre – ore 17,30
Mara Maionchi e Rudy Zerbi incontrano i lettori e presentano il loro libro Se non sbagli non sai che ti perdi, Longanesi.

 

I bulli non sanno litigare, Daniele Novara, Luigi Regoliosi

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Possiamo fare l’ipotesi che il bullismo nasca da carenza conflittuale, cioè da una incompetenza relazionale, l’incapacità di gestire in modo corretto un conflitto relazionale.

Tutti noi pensiamo che il bullo sia il classico bambino o ragazzo “litigioso” invece in questo libro gli autori ci spiegano come, attraverso studi e sperimentazioni sul campo, siano giunti alla conclusione che spesso il bullo non sa gestire i conflitti e proprio per questo agisce in tal senso.

Definizione di bullismo

BULLISMO: una serie di azioni violente e prepotenti ai danni di una vittima indifesa e più debole, compiute intenzionalmente da uno o più elementi del gruppo in modo continuativo. E’ una situazione che causa alla vittima danni psicologici di lunga durata.

Innanzitutto si ragiona sulla definizione di bullismo, infatti in italiano non c’è una parola che  spiega esattamente come in altre lingue il fenomeno, e spesso si confonde il bullismo con azioni di prepotenza isolate, la prerogativa del bullismo e infatti la reiterazione di tali azioni.

Recensione di I bulli non sanno litigare di Daniele Novara e Luigi Regoliosi

In seguito viene spiegato come affrontare i conflitti in modo positivo e quale dovrebbe essere il ruolo degli adulti di riferimento, viene data particolare importanza al ruolo di mediatore che può essere un adulto (un insegnante) o anche un coetaneo dall’età preadolescenziale.
Molto importante è il modo nel quale dovrebbero agire i mediatori non prevaricando ne zittendo i contendenti ma portandoli a un confronto seppur faticoso, in pratica litigare nel modo corretto, confrontandosi senza prevaricarsi fa bene a tutti i contendenti e fa bene anche al gruppo. Ma quali sono le tecniche e gli strumenti per rendere possibile tale forma di “litigio”? Nel libro vengono descritti e completati da alcuni racconti esemplificativi relativi ad esperienze sul campo.

Un altro punto importante delle strategie da mettere in atto per prevenire il bullismo e il “lavoro sul gruppo” perché il bullo è solo la punta dell’iceberg, il fenomeno nasce e progredisce da un atteggiamento dell’intero gruppo del quale il bullo fa parte e soprattutto nasce da un certo atteggiamento della società in cui viviamo che spinge verso un sempre maggiore individualismo e competitività.

Il mio parere su I bulli non sanno litigare

Insomma c’è tantissimo su cui riflettere dentro a questo saggio, soprattutto per chi come me ha figli nell’età target. Ovviamente quello che vi ho raccontato è una semplificazione molto estrema, sono solo alcuni punti che mi sono rimasti impressi durante la lettura, ma mi ha fatto molto pensare e sto ancora cercando di “digerirlo” e finire di elaborarlo.

I bulli non sanno litigare
Daniele Novara, Luigi Regoliosi
BUR, 2018, p. 240, €. 13,00

Il cacciatore di sogni, Sara Rattaro

«Si vede meglio a occhi chiusi… Lo faccio spesso anch’io. Seguo le note come se le vedessi sul pentagramma e poi le lascio volare via. Mi portano lontano, tra stelle più luminose, sopra le montagne più alte o nei mari più profondi ma poi, arrivano sempre a casa del nonno, dove ho i ricordi più belli.»

Sara Rattaro nel suo primo romanzo per ragazzi ha raccontato la storia di Albert Bruce Sabin, l’uomo che salvò il mondo, perché ha scoperto il vaccino per sconfiggere la poliomelite.

La recensione di Il cacciatore di sogni, Sara Rattaro

Luca dodici anni sogna di diventare pianista. In vacanza a Barcellona con la mamma ed il fratello maggiore Filippo, in seguito ad una lite con quest’ultimo, Luca si frattura una mano e viene ingessato, ha paura che il suo sogno di diventare pianista di professione non si potrà più realizzare.

Il 4 luglio del 1984 con una mano rotta, prende l’aereo per tornare in Italia da Barcellona e quel giorno cambia la sua vita per sempre.

Su quel volo incontra un eroe che gli racconta una storia “Il cacciatore di microbi”… quella del cacciatore dei sogni, Albert Bruce Sabin, nato in Polonia nel 1906. Fuggito negli Stati Uniti per la discriminazione razziale. Rifiuta di diventare dentista come desiderava lo zio ed inizia i suoi studi sulla poliomelite.

Un uomo che ha tenuto conferenze in tutto il mondo, viaggiando in classe economica, un uomo che ha salvato milioni di vite ma stando sempre nell’ombra, regalando il vaccino che aveva sperimentato.

Bisogna vivere con coraggio, inseguendo i propri sogni, questo ci insegna Sara in questo libro per ragazzi, che sono alla ricerca della loro strada.

Età di lettura: 11 anni

Buona lettura!

Il cacciatore di sogni
La storia dello scienziato che salvò il mondo
Sara Rattaro
Mondadori, 2017, p. 173, € 15,00

Puoi acquistarlo qui:

Elmet, Fiona Mozley

Scosse la testa. “No, ragazzo, non è questo. So leggere abbastanza bene da capire cosa c’è scritto. È l’idea che una persona può scrivere delle cose su un pezzo di carta, parlare di un pezzo di terra che vive e respira, e cambia, e trema, e si inonda e si asciuga, e che quella persona può usare la terra come vuole, oppure non usarla per niente e tenere fuori gli altri, tutto per colpa di un pezzo di carta. È questa la parte che per me non vuole dire un cavolo di niente”.

La recensione di Elmet, Fiona Mozley

Daniel e Cathy, insieme a loro padre, vivono in una casa costruita su un terreno circondato da un boschetto.
La loro è una famiglia atipica: il papà fa lavori saltuari ed è spesso assente e i due ragazzi non frequentano nessuna scuola.
Vivono a contatto con la natura, imparano a cacciare e a conoscere l’ambiente circostante.
Nel loro non essere conformi alle regole sociali formano un nucleo affiatato e felice con regole proprie che spesso non incontrano l’approvazione del mondo esterno.
E proprio il mondo esterno arriverà a turbare la quiete della piccola famiglia.

La mia opinione su Elmet, Fiona Mozley

Elmet, romanzo di esordio di Fiona Mozley viene pubblicato oggi da Fazi.
Il titolo fa riferimento all’ultimo regno celtico d’Inghilterra, terra di nessuno sul confine dello Yorkshire.
Il libro è stato finalista al Man Booker Prize
Fiona Mazley ci regala un libro che è una vera poesia, dove la scrittura lirica descrive in maniera impalpabile i paesaggi.
La voce narrante è Daniel che ci porta per mano all’interno del suo mondo fatto di sidro preparato in casa, falò, lunghe passeggiate e piccoli animali selvatici, un mondo fatto anche di violenza.

Leggendo Elmet ci si chiede spesso se il modo di vivere di Daniel e della sua famiglia sia così sbagliato e se sia giusto non permettere, a chi vuole vivere in modo diverso, di trovare un posto nella società.
Daniel vedrà la sua vita distrutta da uomini che non conoscono il significato della parola onore ma che sventolano carte stampate e firmate, uniche depositarie della giustizia.
Conta dunque solo la legge scritta in questo mondo mentre l’affetto, l’amore e il voler creare un proprio modo di essere viene calpestato?
Elmet ci pone questo interrogativo.
Buona lettura.

Elmet
Fiona Mozley
Fazi, 2018, p. 280, €. 18,00

Il programma, Davide Staffiero

Il signor Bloch aveva atteso la pensione per buona parte della sua vita.

La recensione di Il programma, Davide Staffiero

Il signor Bloch, pensionato e vedovo, vive la sua vita scandita da abitudini consolidate e mai abbandonate.
Caffè ogni mattina al solito bar, poi dal giornalaio per il quotidiano ed infine dal panettiere per comprare due panini al latte.
Spesa al supermercato una volta a settimana.
Stiratura tutti i giorni.
Pulizia del bagno tutti i giorni.
Tutto nella più completa solitudine perché il signor Bloch, schivo fino alla paranoia, odia qualunque conversazione che vada oltre i saluti.
Una vita pronta a non sorprendere mai.
Eppure inizia, sottilmente ed in modo impercettibile, a cambiare.
Perché nella vita così perfetta, programmata fino al secondo entra la paura.
Paura di qualcosa di strano, atroce, orribile.
E per il signor Bloch vivere o anche semplicemente respirare diventerà impossibile.

La mia opinione su Il programma, Davide Staffiero

Davide Staffiero firma un romanzo davvero sorprendente.
Infatti raccontare la vita sempre uguale di un anziano e trasformarla in qualcosa che sfiora l’horror non sembrerebbe facile.
Eppure l’autore riesce, con grande maestria, a tenere vivo l’interesse e a rendere molto interessante la vita di questo signor nessuno.
Quello che a prima lettura sembrerebbe un romanzo sulla solitudine diventa poi anche una storia di fantascienza dove i mostri, reali o immaginari, tendono agguati.
Le paure del signor Bloch sono dovute ad una vita troppo solitaria o c’è davvero qualcosa di orribile nell’ombra?
Non rimane che scoprirlo seguendo la bella scrittura dell’autore.
Buona lettura.

Il programma
Davide Staffiero
Eclissi, 2018, p. 155, €. 12,00

La magia del mio nome, The Story Tailors

Non so voi, ma a me piace sempre molto quando nei libri trovo un personaggio con il mio nome.
Succede raramente, perché il mio nome non è così comune, ma quando succede, il libro prende un altro sapore, in ogni caso.

Questo è amplificato quando succede ai bambini.
I miei figli, almeno, si esaltano e passano momenti in cui vogliono leggere solo quel libro.
Ma a volte il personaggio non li rispecchia a pieno.

La recensione di La magia del mio nome, The Story Tailors

Immaginate ora di poter avere un libro personalizzato con il nome del vostro bambino.
E che ci vuole, penserete.
Io non parlo solo di una dedica, ma di un’intera storia composta dalle lettere del suo nome.

Ogni lettera delinea un qualità caratteriale del protagonista: S come sincero, U come unico, E come entusiasta.
Caratteristiche che ogni bambino può far sue.
Ogni lettera assumerà un significato speciale perchè ogni nome è speciale.
Un libro che farà sentire ogni bambino SPECIALE.

La magia del mio nome è personalizzabile con qualsiasi nome di bambino ed è un perfetto regalo di compleanno di nascita.
Sono consigliati dagli 0 agli 8 anni, ma ritengo sia un comunque un libro molto bello da tenere anche crescendo, come ricordo.

Il libro si presenta in un formato grande (un A4 orizzontale) di buona qualità, con illustrazioni molto belle e colorate e carta di qualità.

Per creare il proprio libro è possibile accedere al sito www.lamagiadelmionome.it e indicare il nome e seguire le indicazioni per formare il libro, consultabile anche in anteprima.

–Mamma, cosa significa il mio nome? –domandò un giorno un bambino curioso. Così ebbe inizio “La Magia del mio Nome”, il libro per bambini creato da The Story Tailors, una startup di Barcellona il cui obbiettivo è far diventare realtà i sogni dei bambini.

La mia opinione su La magia del mio nome, The Story Tailors

La magia del mio nome è un’idea di “The Story Tailors” un’azienda spagnola fondata nel 2015 da un gruppo di professionisti con ampia esperienza nel settore dell’animazione e contenuti per
bambini.

Per l’edizione italiana i testi sono curati da Davide Tromba, autore specializzato in produzioni per bambini e che ha anche creato due divertenti cortometraggi che accompagnano le canzoni dello Zecchino d’Oro.

E se vi è piaciuta questa idea, The Story Taylor vi offre la possibilità di ottenere 5€ di sconto sull’acquisto del Vostro magico libro personalizzato utiizzando il codice ZEBUKMAGIA entro l’8 di ottobre! Vai al sito www.lamagiadelmionome.it e inseriscilo in fase di ordine!

Non fatevelo scappare!!!

Click! Aprire le porte dell’apprendimento, Barbara Candusso

Se vuoi costruire una nave non chiamare gente che porti il legno, che procuri gli attrezzi necessari.
Non distribuire compiti, non organizzare il lavoro.
Prima sveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato.
Appena si sarà svegliata in loro questa sete, gli uomini si metteranno subito al lavoro per costruire la nave.
(Antoine de Saint-Exupéry)

 

La mia recensione di Click! Aprire le porte dell’apprendimento, Barbara Candusso

Click! è tante storie diverse. Click! è la storia di una persona che si è dedicata alla cura e alla comprensione dei bambini con qualche difficoltà di apprendimento, è la storia di ogni piccolo passo avanti fatto con loro, è la storia di emozioni incomprese e di errori che tutti possiamo commettere ma che dobbiamo essere in grado di riconoscere.

Se mentre impara un bambino prova paura o ansia, verrà messa in memoria la paura o l’ansia e tutte le volte che dalla memoria a lungo termine andrà a ripescare l’informazione studiata ripescherà anche l’emozione che l’ha accompagnata.

Diviso in più episodi, Click! racconta il percorso di alcuni bambini, le loro emozioni, le loro difficoltà, i tesori che nascondono e che – se cercati con pazienza, amore e tanti sorrisi – all’improvviso escono allo scoperto e fanno emozionare, proprio come un click!

Spero che Marco, lungo il suo cammino, abbia trovato persone in grado di comprenderlo e accoglierlo, ma, soprattutto, mi auguro che qualcuno abbia finalmente dato un nome, il giusto nome, alle sue “caratteristiche” e abbia saputo spiegarlo a lui e ai suoi genitori. Perché nessun bambino dovrebbe desiderare di morire perché si sente estraneo a questo “mondo” o perché sente che qualcuno si vergogna di lui.
Nessun bambino dovrebbe desiderare di morire e basta.
Spero che anche Marco, oggi, non desideri più morire.

L’esperienza diretta dell’autrice racconta storie particolarmente toccanti e difficili, storie che fanno sorridere, storie che ci insegnano che l’attenzione vigile degli adulti e il loro prendere contatto con la propria “parte bambina” sono spesso il modo migliore di affrontare i problemi (non solo quelli relativi all’apprendimento) e creare relazioni forti con i propri figli.
Un libro da leggere se si vuole capire di più.

Il booktrailer

Click!
Barbara Candusso
EricksonLive, 2018, pag. 70, € 11,00

Io, bullo, Giusi Parisi

La prof mi guarda e io abbasso lo sguardo, non riesco a trattenere il suo. Sono scosso da un brivido mentre mi chiedo: “Sono forse io il bullo?”

La recensione di Io, bullo, Giusi Parisi

Alessandro vive a Palermo.
Frequenta la seconda media, da ripetente, il padre è in galera e la madre bada ai tre figli.
Alessandro si sente l’uomo di casa e pensa che essere di valore significhi non abbassare mai la testa.
Non ascolta i professori né le lezioni, prende in giro i compagni, non si interessa di nulla perché, tranne che di se stesso, non si preoccupa di altro.
Alessandro è il bullo della classe, quello che tutti temono perché si fa forza a suon di minacce e sberle.
Eppure Alessandro crede di essere un po’ la vittima dei professori che vogliono che faccia il bravo mentre lui, ormai grande, non può certo perdere tempo con loro.
Ci penserà la nuova professoressa di italiano a far capire a tutta la classe che cos’è il bullismo e come combatterlo.

La mia opinione su Io, bullo, Giusi Parisi

Io, bullo, ispirato ad una storia vera è un libro bello ed anche molto utile.
Una storia che può essere usata con profitto anche nelle scuole per parlare di bullismo soprattutto nelle classi più difficili.
Infatti il libro non fa sconti, non addolcisce le cose ed Alessandro si comporta esattamente come ci si aspetterebbe da un bullo.
Non sono da meno i suoi compagni che per paura o per solidarietà non fanno nulla ma accettano di tutto.
Infatti il messaggio del libro è molto chiaro: del bullo non bisogna aver paura

bisogna smontare il bullo facendogli capire che, anche se non fa l’arrogante, è il benvenuto; che viene accettato per ciò che è e non per come vuole apparire; incoraggiandolo a essere se stesso, perché, che lo crediate e o no, la sua aggressività deriva dall’insicurezza.

Buona lettura.

Io, bullo
Giusi Parisi
Einaudi Ragazzi, 2018, p. 125, €. 10,00

Il mio cuore è un puré di fragole, Alberto Pellai

Insomma, ci sono tante cose davvero belle nella vita di Luca. Qualche volta, però, Luca si sente triste. Prova un’emozione particolare che non sa raccontare molto bene con le parole. È come se il suo cuore diventasse un purè di fragole, che si scioglie goccia a goccia al centro del suo corpo. Dopo un po’ di gocce Luca riesce a fermare quel dolore. Ma con grande fatica.

Un purè di fragole. Avete in mente qualcosa di più dolce e struggente?

La recensione di Il mio cuore è un puré di fragole, Alberto Pellai

Luca è un bimbo timido e insicuro, ha una sorellina nata da poco e gli sembra che mamma e papà non gli vogliano più tanto bene come prima. Oltretutto a scuola i bulletti di turno lo prendono in giro, lo chiamano Cicciopalla, e lui ogni volta sente il suo cuore che si strugge sempre di più…

Non è certo facile affrontare sentimenti che non capiamo e non conosciamo, soprattutto se siamo piccoli, inesperti e indifesi. Ma i genitori servono anche a questo, a capire che qualcosa non va e ad aiutarci a trovare soluzioni al nostro problema: il papà di Luca, per esempio, lo porta in un luogo speciale, una casa fantastica dove è possibile imparare a conoscere meglio se stessi e gli altri…

E noi, come ci comportiamo con i problemi dei nostri figli? Siamo in grado di accorgerci quando qualcosa non va, anche se loro evitano di parlarne?

La mia opinione su  Il mio cuore è un puré di fragole, Alberto Pellai

Una favola semplice, quella di Luca, ma che a me ha dato tanti spunti su cui riflettere e mi ha ripetuto ancora una volta quanta attenzione e quanta cura e delicatezza occorra avere nei confronti dei piccoli. Una favola per far capire ai bambini, ma anche e soprattutto ai genitori, quanto sia importante aver rispetto dei sentimenti di tutti.

Il mio cuore è un purè di fragole
Alberto Pellai
Erickson, (collana Parlami del cuore), 2012, pag. 50 + CD audio
ISBN: 9788861379862

Mangia la foglia! Bart Moeyaert

Ma Stina mi scrollò via e con la spalla mi colpì alla mascella.
“Lasciami”, disse.
Si passo la lingua sui denti verdi e si pulì la bocca.
“Non mi toccare. Vi farò vedere io, cosa succede”. Biascicava un po’ come se avesse la lingua troppo grande per la bocca. “Adesso io muoio”, disse. “E sarà colpa vostra. Certe piante sono velenose”. Indicò le foglie che erano ancora per terra.
“Ma voi non potete saperlo, sempre con la vostra carne”.

La recensione di Mangia la foglia! Bart Moeyaert

Stina, Magnus e Anna sono cugini. Ad una riunione di famiglia i genitori di Stina litigano con gli altri familiari e se ne vanno.
Anna e Magnus rimasti soli diventano amici e fanno tutto insieme, e pensano che  Stina sia un po’ strana, fino a quando i tre bambini si ritrovano in occasione di un funerale, e Stina per entrare nel circolo esclusivo degli altri due, sfidandoli, mangia una foglia forse velenosa e sta male.
Anna comincia a vedere le cose diversamente e a capire che Stina non è poi tanto diversa da lei e Magnus.

Un libricino che ci racconta di come i bambini non capiscano a volte cosa succede tra gli adulti, ma ugualmente li imitino nei loro atteggiamenti di esclusione.

Mangia la foglia!
Bart Moeyaert
Sinnos, 2018, p. 96, €, 9,50